Nelson Dida nella sua intervista per Tuttosport ha risposto al paragone tra Charles De Ketelaere e Ricardo Kakà. Immensa onestà dell’ex portiere!
Da quando è arrivato al Milan – ma già nei giorni della trattativa – non si è fatto altro che discutere della sua somiglianza a Ricardo Kakà. Parliamo ovviamente di Charles De Ketelaere, il gioiello belga acquistato dal Brugge per 36 milioni di euro. Il classe 2001 sta facendo un pò di fatica ad ambientarsi ed entrare nei meccanismi di Pioli.
Ma Charles, e lo si nota bene, sta lavorando al meglio per tirare fuori le sue enormi potenzialità. Il mister rossonero non fa altro che ripeterlo. Bisogna dare tempo al ragazzo, che proviene da un calcio molto molto diverso. Nelle prime apparizioni aveva fatto vedere una classe sopraffina, propiziando assist al bacio per i compagni.
Nelle ultime gare, invece, si è un pò annebbiato, ma c’è la certezza che De Ketelaere stia soltanto prendendo le misure. E a proposito dell’insistente paragone con Kakà… Anche Nelson Dida, storica bandiera rossonera, è stato chiamato in causa a dare la sua opinione. Il brasiliano, ormai ex preparatore dei portieri al Milan, ha chiaramente fatto capire che serve tempo a Charles: “È presto per dire se ci siano davvero somiglianze tra i due. De Ketelaere è appena arrivato in Italia e deve avere tempo per abituarsi al calcio italiano. Un calcio diverso da tutti gli altri. Serve un periodo di ambientamento per dimostrare le sue qualità”.
E proprio sul paragone con Kakà Dida ha detto: “Gli stessi colpi di Ricky? Un po’ si, ma non è facile fare paragoni con lui perché lui ha dimostrato fin dall’inizio le sue grandissime qualità”. Difficile dare torto all’opinione di Nelson, che uno come Kakà lo conosce praticamente a memoria. I due hanno passato insieme ben sei anni al Milan, per non considerare anche il tempo in Nazionale.
È chiaro però che non si discute l’investimento di Maldini e Massara sul belga. Solo il tempo potrà far capire se Charles come Kakà avrà la bravura di imporsi al Milan e aiutarlo a diventare vincente.