Milan, cambia tutto! Rivoluzione nella Lista Champions a gennaio

Arrivano le prime indiscrezioni sulla lista Uefa che il Milan presenterà a gennaio, dopo la fine della sessione invernale di mercato.

Una delle situazioni in casa Milan che hanno fatto più discutere, nella prima parte di stagione, ha riguardato la composizione della lista UEFA. Ovvero della rosa di giocatori che Stefano Pioli ha scelto di avere a disposizione nelle coppe.

I rossoneri hanno potuto inviare una lista di solo 23 calciatori per disputare la Champions League, più posti quasi illimitati per i ragazzi del settore giovanile.

Pioli ha dovuto fare dei tagli davvero spiacevoli, visto che si è ritrovato costretto a lasciare fuori ben 6 calciatori della prima squadra: Maignan (per infortunio in corsa), Thiaw, Bakayoko, Vranckx, Adli e Ibrahimovic.

Lista UEFA, chi entra e chi esce nel 2023

Le cose potranno essere modificate sensibilmente a gennaio prossimo, dopo la fine della sessione di calciomercato di riparazione. Come scritto oggi da Tuttosport, Pioli sicuramente rivedrà alcune situazioni, ribaltando le scelte.

Usciranno presumibilmente dalla lista Champions calciatori sacrificabili, infortunati e poco impegnati. Tatarusanu dovrebbe dunque far spazio al ritorno di Mike Maignan, il quale a meno di colpi di scena riprenderà subito posto tra i pali.

Tatarusanu
Ciprian Tatarusanu (©LaPresse)

Dovrebbero uscire dalla lista anche il lungodegente Florenzi, che ha ancora un lungo percorso di recupero dopo l’intervento al tendine, e Ballo-Touré che è sempre più al centro dei rumors di mercato in uscita.

Pioli dovrà valutare bene gli inserimenti dei giovani Thiaw e Vranckx, che finora in campionato hanno mostrato buone qualità. Ma soprattutto di Zlatan Ibrahimovic, che vuole tornare a gennaio proprio per essere protagonista in Europa. Traballa la posizione di Origi?

Senza dimenticare che il Milan potrebbe intervenire sul mercato a gennaio con 1-2 colpi, che Pioli potrebbe considerare validi anche in vista degli ottavi di Champions League. Una piccola rivoluzione dunque tutt’altro che scontata.

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