Shevchenko, 17 anni fa un poker indimenticabile in Champions: che show con il Fenerbahce – Video

Il 23 novembre 2005, Andryi Shevchenko fa esultare i tifosi del Milan in un’indimenticabile serata di Champions League

Un sorteggio dei gironi di Champions League 2005-06 beffardo per il Milan. A tre mesi dalla drammatica finale di Istanbul persa con il Liverpool, i rossoneri sono costretti a ritornare nella capitale turca per affrontare il Fenerbahce, sorteggiato insieme allo Schalke 04 e al Psv Eindhoven.

Andryi Shevchenko
Andryi Shevchenko esulta con Paolo Maldini (Ansa Foto)

Un Milan uscito con il morale a terra da quella finale ma lo stesso competitivo per la nuova stagione. Via Crespo, arrivano Vieri e Gilardino in attacco mentre la difesa si rafforza con Jankulovski, protagonista nelle stagioni avvenire.

La partenza in Champions League non è delle migliori. Una prodezza di Kakà regola il Fenerbahce a San Siro nella gara d’esordio poi arrivano due pareggi con Schalke e PSV. La situazione, poi, per i rossoneri si complica e non poco quando alla quarta giornata, il PSV si impone a Eindhoven 1-0.

Nel turno successivo, con gli olandesi al comando del girone, il Milan è atteso nel catino incandescente del Sukru Suracoglu di Istanbul dal Fenerbahce, distante appena un punto dai rossoneri, a loro volta appaiati allo Schalke. Un match decisivo da disputare al cospetto di 50mila tifosi turchi pronti a spingere Anelka e compagni verso gli ottavi.

Shevchenko “spegne” il Fenerbahce: che poker in Champions

Si mette subito male la partita per il Milan. Kakà colpito a un fianco è costretto a lasciare il campo a Manuel Rui Costa, un cambio che la dice tutta sull’immenso potenziale del Milan ancelottiano.

Potenziale devastante anche in attacco con un Shevchenko in stato di grazia. Servito da Seedorf, al 16′, l’ucraino brucia il difensore Servet e si invola solo davanti al portiere, trafitto con un conclusione sotto le gambe. E’ la svolta della partita. I rossoneri iniziano a macinare gioco e sfiorano il raddoppio prima con Gilardino di testa poi con Rui Costa che sparacchia alto da posizione favorevole, servito anche lui da Seedorf.

Nella ripresa sale in cattedra Shevchenko. Al 50′, l’ucraino si libera al limite dell’area e batte ancora Volkan per il 2-0 che ipoteca il risultato. Ma non è finita. Al 56′ un colpo di testa ancora di Sheva viene respinto dal portiere in una dinamica che ha ricordato molto quella con Dudek nella finale contro il Liverpool.

L’appuntamento con il gol è solo rinviato. Ne arriveranno, anzi, altri due per l’ucraino al 70′ e al 76′ con altrettanti tap in su assist di Serginho e Vieri. Un poker pazzesco che permette a Sheva di eguagliare Van Basten, l’illustre predecessore che prima di lui aveva segnato quattro gol in Champions.

Dopo il 4-0 al Fenerbahce, il Milan batterà lo Schalke 04 (3-2) all’ultima giornata nello “spareggio” qualificazione a San Siro con le due squadre entrambe a 8 punti. Bayern Monaco e Lione le due compagini eliminate agli ottavi e ai quarti prima dell’eliminazione in semifinale con il Barcellona di Ronaldinho poi vincitore di quell’edizione di Champions in finale con l’Arsenal.

 

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