Polizze per giocatori: “Assicurati per milioni. Infortunio Neymar? Il collega avrà pianto”

Anche i calciatori si affidano alle assicurazioni. Cerchiamo di scoprirne di più del mondo delle polizze con chi se ne occupa, Marco Masini

L’uomo delle polizze. Anche i calciatori decidono di affidarsi alle assicurazioni e c’è chi, nel mondo del calcio, ha curato gli interessi di giocatori come Pogba, Donnarumma o Davide Calabria.

Lui è Marco Masini, che ai microfoni di Calciomercato.it su TvPlay, ha affrontato il discorso: “Per un calciatore la polizza infortuni è strumento di lavoro. Mette a rischio quello che è il suo corpo, il suo bene più prezioso. Prima del mondiale c’è stata un’esplosione, ma in generale a prescindere tutti si tutelano in questo modo. I club sono tenuti a dare assicurazione obbligatoria con massimale a 300 mila euro. Per alcuni atleti è irrisorio. Tutti quindi a seconda della sensibilità personale si fanno la facoltativa, e si assicurano per svariati milioni di euro. Altri aspetti fondamentali sono il fine carriera per malattia o infortunio. Se viene revocato il certificato di idoneità sportiva e non può più giocare viene risarcito il massimale di polizza, che può essere di svariati milioni”.

Legame con i clienti – “Sono affettivamente legato ai giocatori con cui ho iniziato, Donnarumma e D’Ambrosio. Oggi gestisco circa 200 giocatori. Ho ottimi rapporti che vanno oltre l’aspetto lavorativo con Calabria, Gagliardini, Petagna, Romagnoli, o ex giocatori come Abate o Pazzini. Si creano rapporti che vanno oltre il lavoro”.

Giocatori propensi agli infortuni

Neymar
Neymar (©LaPresse)

“Diventa più difficile assicurarli, e i costi lievitano incredibilmente – prosegue Masini -. Polizze? Qulle fatte dai club sono solo fatte sul campo, non per esempio se si fa male sul motorino. Sono escluse le cose extra campo. Nelle individuali invece io faccio polizze h24″.

Infortunio Neymar – “Il collega avrà pianto. Quando c’è un infortunio importante, e penso che lui abbia una polizza importante, immagino ci sia da pagare tanto. Quanto? E’ impossibile dirlo.”

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