Cardinale blocca il mercato del Milan: le regole di RedBird frenano Maldini

Gerry Cardinale avrebbe messo un freno alle ambizioni del Milan e alle mosse di Paolo Maldini. La spiegazione sta tutta nelle regole imposte dalla proprietà sugli investimenti di mercato.

In queste ore si fa un gran parlare del Milan come squadra protagonista delle ultime ore di mercato. Il club rossonero, dopo le recenti debacle tra campionato e coppe, avrebbe effettivamente bisogno di rinforzi in corso d’opera.

Cardinale regole
Gerry Cardinale frena il mercato rossonero – Milanlive.it

Soprattutto l’attacco del Milan sarebbe da rinforzare e rinvigorire. Mancano alternative importanti ai titolari, in particolare nei ruoli di prima punta ed esterno alto a destra. Ma per ora resta tutto in stand-by, quando mancano solo poche ore alla fine della sessione invernale.

Ma perché il Milan non riesce a concludere un colpo importante in entrata? Tutto risale alle regole ferree e specifiche imposte dalla proprietà. Pare che il fondo statunitense RedBird Capital non sia disposto a fornire a Maldini e Massara un extra-budget per il mercato di gennaio.

Cardinale, niente extra-budget per il mercato. A meno che…

Oggi l’edizione di Tuttosport ha specificato la situazione delle casse del Milan. La scelta di Gerry Cardinale, attuale patron del Milan, è quella di adeguarsi e seguire le norme imposte già da Elliott Management.

Investimenti sul mercato mirati ai giovani talenti e dunque di portata non esagerata. Inoltre va escluso un extra-budget stanziato solo per la sessione invernale. Nelle regole dettate dal club è piuttosto chiaro come RedBird abbia impostato un tesoretto valido per due sessioni di mercato: quella di gennaio e quella estiva.

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Maldini non avrà altro budget a disposizione – Milanlive.it

Un freno secco alle intenzioni di Paolo Maldini di andare a chiudere trattative importanti entro fine mese. Il direttore dell’area tecnica si aspettava che Cardinale potesse dare una mano al suo operato con un investimento a sorpresa. Ma pare che le regole siano serie e fissate ormai da tempo.

Il Milan potrà permettersi di investire cifre maggiori a quelle stanziate di base solo in due casi: se dovessero esserci cessioni onerose dalla rosa rossonera, con tanto di plusvalenza, da poter dunque reinvestire sul mercato in entrata. Oppure nel momento in cui i ricavi annuali del Milan raggiungessero e superassero quota 400 milioni annui. Cifra ancora però lontana dalla realtà.

Tensione Maldini-Cardinale sull’affare Zaniolo

Ecco spiegato dunque il caos sull’affare Nicolò Zaniolo. Il Milan aveva la preferenza dell’attaccante della Roma anche per il trasferimento immediato a gennaio, senza però soddisfare le richieste giallorosse.

Maldini ha però assicurato l’entourage di Zaniolo che avrebbe presto disposto di un extra-budget da investire per il suo acquisto, chiedendo al calciatore di rifiutare le altre proposte estere pur di attendere il Milan.

Budget che come detto non arriverà e che ha mandato Maldini su tutte le furie. Sia per l’affare sfumato sia per la promessa non mantenuta. Tensione a distanza tra il d.t. milanista e Gerry Cardinale. Prime crepe di un progetto avveniristico ma poco pratico nell’immediato.

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