Ibrahimovic, il piano per il rientro: così può essere utile al Milan

Ecco come verrà gestito il rientro in gruppo ed in campo di Zlatan Ibrahimovic. L’attaccante svedese sembra ormai prossimo a tornare utile.

In questo periodo complicato e molto delicato per l’umore e la classifica, il Milan ha bisogno di essere portata in ‘salvo’ dai suoi leader. Da quei calciatori di carattere e personalità in grado di trascinare la squadra.

Ibrahimovic rientro
Il piano per il rientro di Ibrahimovic – Milanlive.it

Stefano Pioli si affiderà ad alcuni suoi fedelissimi per provare ad uscire dalla crisi. Theo Hernandez, Tonali, Leao e Giroud sono in particolare gli uomini su cui vengono riposte maggiori aspettative.

Ma a breve Pioli potrà contare anche sul leader per antonomasia del Milan, un personaggio che già in passato con il suo ritorno a Milanello fu decisivo per la svolta della squadra rossonera. Stiamo ovviamente parlando di Zlatan Ibrahimovic.

Ibrahimovic torna col Torino: come verrà utilizzato

Come riferisce oggi la Gazzetta dello Sport, Ibrahimovic finalmente è vicinissimo al rientro in gruppo. L’attaccante svedese tornerà a disposizione di mister Pioli e potrà finalmente far parte della squadra, dopo un periodo di 7 mesi ai box per l’intervento al ginocchio.

Già in vista di Milan-Torino, gara prevista per venerdì prossimo alle ore 20:45, Ibra dovrebbe tornare tra i convocati e dunque far esplodere di gioia San Siro, che attende con grande enfasi il ritorno di Zlatan in campo. Proprio in un momento in cui la sua verve e la sua grinta serviranno come il pane.

Ibra minutaggio
Ibra partirà dalla panchina – Milanlive.it

Ma Ibrahimovic sa bene che, per motivi strettamente fisico-atletici, difficilmente potrà essere un titolare intoccabile come in passato. La gestione che Pioli prevede dello svedese è fatta inizialmente di spezzoni di partita. Contro il Toro potrebbe debuttare giocando pochi minuti, per poi essere sempre più utile a gara in corso e giocando sempre più tempo.

Per evitare rischi e contraccolpi muscolari su un calciatore 41enne, fermo da più di metà anno, il Milan dunque gestirà in questo modo Ibrahimovic. Difficilmente sarà titolare dal 1′ minuto, bensì un’alternativa di lusso in attacco, pronto a dare una mano per 15-30 minuti ad ogni incontro necessario.

Ibra come Del Piero o Totti: la riserva che tutti vorrebbero avere

Vedremo se Ibrahimovic accetterà di buon grado questo ruolo più marginale, ma l’intelligenza dell’attaccante svedese dovrà fargli comprendere come a 41 anni non può essere considerato un titolare, soprattutto dopo l’operazione subita.

L’idea è di utilizzarlo come fece la Juventus con Del Piero o la Roma con Totti nel loro rispettivo ultimo anno di carriera in Serie A. Ovvero come leader in panchina, pronti ad entrare quando serve a gara in corso e dare una grossa mano per qualità e leadership.

Del Piero nel 2012, all’interno della Juve di Conte, era ormai un personaggio di secondo piano, ma il suo gol da subentrante su punizione alla Lazio fu decisivo per lo Scudetto bianconero. Così come nel 2016 Totti, nella Roma del contestato Spalletti, entrò dal nulla e segnò la doppietta storica al Torino in due minuti, risolvendo i problemi della sua squadra.

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