Superlega, ci risiamo: proposto un mega-torneo che rivoluzionerà il calcio

Si torna a parlare del progetto Superlega, ovvero del mega-torneo che sta insidiando la Uefa come protagonista del calcio europeo. Una svolta davvero colossale.

Due anni fa alcuni club europei di calcio sconvolsero letteralmente il mondo del pallone. 20 tra le squadre più prestigiose del vecchio continente decisero di prendere parte alla neonata Superlega Europea.

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Il progetto Superlega torna in auge – Milanlive.it

Vale a dire un torneo che esulava dal patrocinio di Fifa e Uefa e autogestito da questi club. Una manifestazione ad inviti pensata per un motivo specifico: salvaguardare le casse dei club in questione e dare maggior lustro, economico e tecnico, al calcio europeo.

Il progetto Superlega, che ha visto tra i massimi esponenti club come Juventus, Real Madrid e Barcellona, sembra però essere durato solo poche settimane. Tutto si è esaurito sul più bello, con il dietrofront della maggior parte dei club coinvolti e con le minacce della Uefa di penalizzare totalmente tali società.

Il rilancio della Superlega di calcio: un torneo da 80 squadre

Ma tale progetto non è mai naufragato del tutto. Sia perché Juve, Barça e Real Madrid hanno scelto di insistere su questa linea, sia perché la società A22, guidata dal manager tedesco Bernd Reichart ha continuato a lavorare in questi mesi per progettare una Superlega meno esclusiva ma totalmente competitiva.

Interpellato da L’Equipe, Reichart ha lanciato questo nuovo progetto, che parla di un maxi-torneo con 80 squadre partecipanti. Ora la Uefa rischia seriamente di essere messa in difficoltà.

“Lo scorso ottobre abbiamo avviato un dialogo aperto sul futuro del calcio europeo per club. Da allora, abbiamo parlato quasi con 50 club europei e altre parti interessate. La stragrande maggioranza di loro condivide la valutazione che le fondamenta stesse del calcio europeo sono in pericolo. E’ tempo di cambiare. Il calcio europeo per club è a un punto di svolta”

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Le parole di Reichart, ceo di A22 – Milanlive.it

Il CEO di A22 ha fatto capire così le motivazioni della Superlega: “Sono emersi enormi squilibri in tutto il continente e i club con gloriose tradizioni non sono più in grado di competere. I club si assumono tutti i rischi imprenditoriali, ma troppo spesso sono costretti a rimanere in disparte quando vengono prese delle decisioni chiave e assistono allo sgretolamento delle loro fondamenta sportive e finanziarie. Le nostre discussioni hanno reso chiaro che spesso i club non sono in grado di esprimersi pubblicamente contro un sistema in cui la minaccia di sanzioni viene usata per reprimere l’opposizione.

“Alle fine di quest’anno, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea si pronuncerà sulla legalità e sulla compatibilità del monopolio UEFA con le libertà, i principi e i valori fondamentali dell’UE. La loro decisione non impatterà solo il calcio, ma tutti gli sport europei. Il nostro obiettivo è presentare un progetto sportivo sostenibile per le competizioni europee per club, disponibile almeno per tutti i 27 membri dell’UE”.

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