Perché il rigore di Giroud in Napoli-Milan andava ripetuto: cosa dice il regolamento

Dal regolamento IFAB si capisce il motivo per cui il Var doveva intervenire e far ripetere il tiro dal dischetto del francese

Al termine di Napoli-Milan ieri sera, anche oggi, si è discusso tanto di alcuni episodi arbitrali e delle decisioni del direttore di gara polacco Marciniak e del VAR. Nella lente di ingrandimento sono finite due situazioni in particolare, sulle quali ci sono tanti dubbi.

Rigore Giroud
Il regolamento IFAB testimonia che il rigore di Giroud andava ripetuto (Lapresse) – Milanlive.it

La prima è stata quella del calcio di rigore sbagliato nel primo tempo da Olivier Giroud. L’attaccante francese ha incrociato con il mancino alla sinistra di Meret ma il l’estremo difensore dei partenopei ha respinto il tiro. Sulla sfera è poi arrivato il difensore del Napoli Juan Jesus, che ha allontanato. Immediatamente l’impressione era che il difensore brasiliano, così come qualche altro giocatore azzurro, fossero entrati in area prima del tiro.

Nel post match alcuni opinionisti ed ex arbitri televisivi hanno affrettatamente definito la decisione arbitrale come corretta, dal momento che, a detta loro, il regolamento stabilisce che se i giocatori non poggiano il piede sul terreno dell’area, il tiro non va ripetuto. Una regola che però non esiste. Ma andiamo a capire perché.

Il Var doveva segnalare la scorrettezza di Juan Jesus

Il regolamento IFAB, con traduzione italiana nel sito della FIGC, smentisce chi ha considerato corretto non far ripetere il penalty dei rossoneri. Il regolamento cita quattro casi che portano portare alla ripetizione di un rigore per scorrettezza dei compagni del portiere.

Rigore Giroud
Il regolamento IFAB testimonia che il rigore di Giroud andava ripetuto (Lapresse) – Milanlive.it

Il difendente deve trovarsi ad almeno 9,15 metri dal dischetto, dietro il dischetto, dentro al campo, fuori dall’area di rigore. In questo caso due casistiche sono violate perché Juan Jesus non si trova a 9,15 dal dischetto ed è dentro l’area di rigore. In molti hanno fatto notare come la gamba del centrale partenopeo non poggiasse sul terreno e fosse solo in sospensione, ma si confondo con la disposizione che parla di entrambi i piedi fuori dall’area e solo la proiezione del corpo all’interno.

In quel caso sarebbe stato corretto non far ripetere il tiro dagli undici metri. L’IFAB chiarisce invece che se una delle due gambe è dentro l’area, anche solo in proiezione, il rigore è da ripetere. Nel protocollo Var valido dalla stagione 2020-2021, è chiarito che la tecnologia deve intervenire se i piedi sono oltre la linea. Deve essere poi l’arbitro a valutare dopo esser stato richiamato, per cui qui il Var ha sbagliato a non assistere Marciniak.

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