Giroud: “Ho sempre fame, vogliamo la Champions. Juventus? E’ una finale”

Olivier Giroud, uomo partita contro la Sampdoria, ha parlato ai microfoni di DAZN al termine del match. Tanta soddisfazione nella parole del bomber rossonero 

Il Milan torna a vincere e convincere. Successo di cuore e orgoglio contro la Sampdoria per 5-1. I rossoneri hanno travolto una squadra che ha ormai nulla da chiedere al campionato, data la retrocessione. Ma è stato giusto l’atteggiamento sin dal primo minuto della gara. Il Diavolo è tornato a segnare, tanto. Cinque gol che portano la firma di Leao, Giroud (tripletta) e Brahim Diaz. Finalmente si è visto il Milan giocare bene come non faceva da tempo.

Giroud intervista Milan Sampdoria
Giroud, tripletta e sorrisi: la sua intervista dopo Milan-Sampdoria (LaPresse) – MilanLive.it

L’uomo partita, inevitabilmente, è Olivier Giroud. Prima tripletta per lui in Serie A. Il bomber francese è tornato a sorridere davvero, complice il buon gioco dei compagni che lo hanno cercato parecchio stasera. Da grande protagonista, è stato intervistato ai microfoni di DAZN al termine di Milan-Sampdoria. Di seguito le sue parole:

Prestazione: “Penso che qualche persona aspettava un Milan deluso e abbattuto. Stasera volevamo mostrare la nostra forza di reazione, dopo una grande delusione. Ma è sempre più importante rialzarsi. Per noi la cosa più importante è qualificarsi alla prossima Champions League”.

Gol sbagliato su assist di Calabria: “Questa era troppo perfetta di Calabria. Gli ho chiesto scusa, perchè me la volevo troppo aggiustare. E l’ho colpita male”.

A secco di gol da tanto: “Non leggo le critiche su di me, perchè lo so quando devo imparare e fare meglio. So che non segnavo da qualche settimana, e aspettavo una partita così per fare vedere che io ho sempre fame, che sono un competitore e che voglio fare di tutto per aiutare questa squadra ad andare in Champions”.

Juventus:“Stesso spirito di oggi, di squadra. Dobbiamo dare tutto per vincere queste due partite. La prima con la Juventus è come una finale perché è uno scontro diretto”.

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