Repubblica – Milan, Tonali voleva restare: il club l’ha ceduto ed è scoppiato in lacrime

Le lacrime di Sandro Tonali, che sognava di rimanere al Milan, per diventarne una bandiera. Ecco cosa è successo durante la trattativa

La storia di Sandro Tonali al Milan è finita. Dopo l’addio di Maldini e Ibrahimovic, i tifosi rossoneri devono fare i conti con la partenza di quel calciatore che più di tutti li rappresentava.

Milan Tonali lacrime
Sandro Tonali in lacrime: eccome come sono andate le cose (©LaPresse) – MilanLive.it

Tonali e i sostenitori del Diavolo sognavano un futuro insieme, un futuro da bandiera del Milan. Queste ore non sono state certo facili per il vero tifoso rossonero, che non se ne capacita, non se ne fa una ragione: Tonali era l’ultima speranza di poter vedere un grande giocatore raccogliere l’eredità di Franco Baresi, di Paolo Maldini e di Gennaro Gattuso, ma così non sarà.

Tonali mandato via

Il tifoso sta cercando di capire il perché di questo addio. La maggior parte puntano il dito contro la proprietà, contro Gerry Cardinale, ma c’è chi si sente tradito dalla stesso Sandro Tonali, che un paio di anni fa aveva dichiarato di sognare di diventare una bandiera del Milan.

Sandro Tonali Lacrime
Sandro Tonali messo alla porta: voleva restare al Milan (©LaPresse) – MilanLive.it

Non gli è stata data la possibilità. E’ questa, in sintesi, la versione de La Repubblica, che scrive come Tonali volesse rimanere in rossonero, ma il club gli ha comunicato che l’avrebbe voluto assolutamente vendere al Newcastle per incassare 80 milioni di euro. 

Sandro Tonali a quell”invito’ a fare le valigie – si legge – sarebbe così scoppiato a piangere. Il classe 2000 pensava di poter rimanere per tutta la carriera al Milan, per diventarne una bandiera. Erano questi i programma di Paolo Maldini, non certo di Gerry Cardinale.

La Repubblica, racconta, inoltre, un altro dettaglio: Tonali avrebbe ricevuto una telefonata da Moncada, con la quale lo avrebbe ‘esortato’ in maniera perentoria a dire addio al Milan. Qualora ci fosse stato un rifiuto, il calciatore non avrebbe avuto la possibilità di rinegoziare il proprio contratto fino alla scadenza, nel 2027, diversamente dai suoi compagni che potranno, invece, ambire a raggiungere cifre come quelle di Rafael Leao o proposte a Thuram.

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