Antonio Cassano è tornato ad attaccare Rafael Leao. Toni ancora più duri quelli usati dall’ex attaccante per definire le prestazioni del portoghese
Rafael Leao è tornato a far parlare di sé in negativo. Da lui ci si aspettava certamente di più nel match di Champions League contro il Paris Saint Germain. Ma il portoghese si è dimostrato ancora una volta inefficace nella competizione per club più importante al mondo. Se vuole consacrarsi top player o campione, dovrà prima o poi fare la differenza in un palcoscenico così prestigioso. Le critiche alla sua prestazione sono state spietate, e messo al confronto di Kylian Mbappé ne è uscito distrutto.
E’ anche vero, però, che troppa pressione è concentrata tutta sull’esterno d’attacco ex Lille: essendo il calciatore più forte e talentoso del Milan, ci si aspetta che da solo riesca a decidere le partite. Ma non è così che funziona nel calcio, o almeno non nella maggioranza dei casi. Leao indubbiamente sente il peso delle aspettative, e così giovane possiamo immaginare che si lascia influenzare. E’ chiamato al riscatto già domani sera contro il Napoli, ma nel corso di questa settimana non si sono di certo placate le polemiche alla sua ultima prova contro i parigini.
E’ tornato ad attaccarlo, veemente, Antonio Cassano. L’ex attaccante non ha usato mezzi termini, spendendo qualche parolina pesante nei confronti di Leao.
Cassano durissimo: “Solo sceneggiate”
Antonio Cassano e Rafael Leao, da un po’, se le mandano a dire a distanza. Uno critica e l’altro risponde tramite i social. Le opinioni negative di Cassano sono sempre state parecchio pungenti, ma non come l’ultima. L’ex calciatore, sempre alla Bobo TV, ha criticato duramente l’ultima prestazione del portoghese in Champions League, estendendo la sua opinione ad un concetto più generale. “Leao realmente si crede un fenomeno, senza esserlo. Sono sei anni che è in Italia: fumo tantissimo, risponde a me con le faccette del pagliaccio. A me serve vedere che fai la differenza” ha tuonato Cassano su Twitch.
L’ex Milan e Real Madrid ha poi continuato, sottolineando che a Leao mancano le caratteristiche del vero fuoriclasse: “Guadagni otto milioni di euro, sei il giocatore più forte del Milan e in quelle partite non mi dai mai niente come prestazione. Dovrebbe toccare 50 palloni, proteggere la palla, far salire la squadra, fare un uno-due, un cambio gioco. Quello è essere un giocatore. Lui sa solo prendere il pallone, abbassare la testa, fare un tacco o una sceneggiata… Contro il Psg lo hanno lasciato tante volte uno contro uno e non ha mai fatto la differenza”.