Il Milan rinasce: il 4-2-3-1 rigenera Leao ed esalta Loftus-Cheek

Il Milan dimostra di poter grande, cambiando modulo. Il 4-2-3-1 esalta Rafa Leao e Ruben Loftus-Cheek. Ora serve dare continuità, a partire da Lecce

Il Milan rinasce dalla proprie ceneri come un’Araba Fenice. Stefano Pioli riesce ancora una volta nell’impresa di risollevare una squadra, che sembrava ormai definitivamente allo sbando, regalando una notte da Champions, una notte da campioni, ai suoi tifosi. I fischi, meritati, contro l’Udinese, si sono così trasformati in applausi, per una squadra che sembra aver voltato pagina definitivamente.

Milan rinasce con Leao e Loftus-Cheek
Milan, il Milan rinasce come un’Araba Fenice (LaPresse) – MilanLive.it

Stefano Pioli e tutto il Milan hanno così deciso di guardare al futuro in maniera concreta. E’ accaduto già prima del calcio d’inizio quando si è fatto la scelta di non cantare più Pioli is on fire. Troppo pesanti le contestazioni di sabato scorso per presentarsi durante il riscaldamento come se nulla fosse successo. Bisogna guardare avanti a nuovi successi, è questo che vuole il pubblico. Non si può vivere di ricordi.

Anche al calcio d’inizio qualcosa è cambiato. La fame dei giocatori era diversa rispetto al solito, avevano una grande voglia di vincere. Erano uniti, erano una squadra, come non si vedeva da tempo.

Milan, riecco il vero Leao

Pioli è stato bravissimo a motivare il gruppo, ma anche a livello tattico si è visto un Milan decisamente diverso. Un Milan più accorto e più attento, con i reparti più vicini, per non prendere imbarcate clamorose come successo in tante partite in questo inizio di stagione.

Milan rinasce con Leao e Loftus-Cheek
Milan, Leao stratosferico, Loftus-Cheek decisivo (LaPresse) – MilanLive.it

La svolta, però, è stata anche tattica, con Stefano Pioli che ha deciso di tornare al caro vecchio 4-2-3-1. E’ stato così messo in soffitta il 4-3-3 e come per magia Rafa Leao ha sfornato la sua migliore prestazione. Una prestazione da campione vero. Forse un Leao così non si era mai visto: il gol è stato magistrale, ma ha stupito la voglia di sacrificarsi, rincorrendo gli avversari per l’intero match e seminando il panico quando ha avuto la possibilità di ripartire.

Il 4-2-3-1 ha così rimesso al centro del villaggio l’ex Lille, ma ha esaltato anche le caratteristiche di Ruben Loftus-Cheek. L’ex Chelsea con la sua fisicità ha seminato il panico, dominando contro i centrocampisti di Luis Enrique. Ha sbagliato un gol praticamente fatto nei minuti iniziali, ma il suo strapotere ha fatto la differenza per più di un’ora di gioco. Quando partiva palla al piede era nessuno riusciva a fermarlo. Ora serve continuità, per non ripiombare nei soliti errori. Il Milan può essere grande, ieri lo ha dimostrato, ma serve continuare a farlo

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