Calhanoglu: “Al Milan non ero pronto, invece all’Inter…”

Calhanoglu ha parlato della sua crescita avvenuta con il trasferimento in maglia nerazzurra: oggi si sente un top player.

Quando ha deciso di firmare per l’Inter, la reazione dei tifosi del Milan non è stata sicuramente positiva, però nessuno immaginava che Hakan Calhanoglu avrebbe raggiunto il livello attuale. Ha sempre avuto ottime qualità tecniche, però gli mancava sempre costanza di rendimento.

Calhanoglu top player con l'Inter
Hakan Calhanoglu rinato all’Inter dopo l’esperienza al Milan (Ansa Foto) – MilanLive.it

In rossonero ha giocato prima da esterno sinistro offensivo e poi da trequartista, invece Simone Inzaghi ha capito che la posizione migliore è quella di centrocampista. Nel 3-5-2 gioca come regista e ha trovato continuità nelle prestazioni. In questa stagione è arrivato a quota 11 gol e 3 assist in 30 presenze, incidono anche i calci di rigore tirati ma il rendimento del turco è assolutamente positivo.

Calhanoglu si sente un top player

Intervistato da DAZN, il 30enne nato a Mannheim ha dichiarato di essere il migliore regista d’Europa davanti a Rodri, Kroos, Kimmich e Fernandez: “Perché i gol e quello che faccio non lo fanno gli altri. Se controllate, io non segno mai da vicino, ma dai 25-30 metri oppure su punizione. Sono cose difficili, gli altri non fanno come me. Poi tutti sono bravi a gestire, però fare passaggi a 5 metri non mi piace. Io cerco sempre il passaggio finale, per aumentare le chance di segnare“.

Calhanoglu top player con l'Inter
Hakan Calhanoglu rinato all’Inter dopo l’esperienza al Milan (Ansa Foto) – MilanLive.it

Calhanoglu ha raggiunto una grande consapevolezza dei suoi mezzi e al tempo stesso che deve migliorare, non può adagiarsi sugli allori: “Adesso gli avversari cercano di marcarmi a uomo, come capitato contro la Roma. Ero in difficoltà, devo fare più spazio ed essere più intelligente in queste situazioni. Poi in fase difensiva devo progredire ulteriormente, anche se sono già cresciuto. Analizzo i video con lo staff e commetto ancora degli errori“.

L’Inter è prima in classifica con margine sulle inseguitrici e può vincere lo Scudetto, aggiudicandosi così la seconda stella prima del Milan: “Non guardo questo dettaglio – spiega Hakan – e ognuno guarda in casa propria. Noi lo facciamo, poi vedremo. Ovviamente, l’obiettivo di ogni calciatore è vincere“.

Nell’intervista è stato fatto riferimento anche a quando Calhanoglu fu schierato come regista da Marco Giampaolo nel 2019: “Non ero pronto al Milan – ha ammesso – e invece all’Inter sì. Ho accettato subito perché volevo mettermi alla prova, quando hai l’età giusta ti pesa meno“.

Il nazionale turco è molto grato a Inzaghi e all’Inter: “Lui mi ha chiamato per venire qua dopo l’Europeo e lo ringrazio. Poi mi ha messo in quel ruolo. All’Inter mi sento rinato. Ho avuto un periodo complicato, ma qui mi hanno risollevato e sono maturato come uomo. Sono una persona emotiva, vivevo una situazione pesante e tutti mi hanno aiutato. Per me l’Inter è diversa, non si può spiegare…“.

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