Milan, Cardinale: “Ibra punto di riferimento. Panchina? Faremo le valutazioni, non siamo soddisfatti”

Gerry Cardinale e Zlatan Ibrahimovic sono presenti al Business of Football Summit, serie di incontri organizzati dal Financial Times.

Giornata intensa oggi per il mondo del calcio e degli affari. Infatti a Londra è in corso il Business of Football Summit, un evento che rappresenta un punto fermo per scoprire qualcosa in più sull’andamento del pallone e gli affari finanziari che vi sono attorno a questo sport tanto amato.

Milan, annuncio in diretta
Cardinale parla dei piani sul Milan di oggi e di domani (Ansa Foto) – Milanlive

Una serie di incontri ed interviste, organizzate dal noto quotidiano Financial Times, che ha visto protagonisti anche diversi personaggi del calcio italiano. Tra questi non potevano mancare i rappresentanti del Milan: il patron Gerry Cardinale ed il nuovo advisor Zlatan Ibrahimovic, vera e propria stella rossonera del recente passato.

A prendere la parola è stato immediatamente il presidente di RedBird, che ha subito elogiato la posizione di Ibra: “Avere Zlatan con noi mi permette di essere negli Usa e a Milano nello stesso momento. Una risorsa importante, ha l’autorità per essere la mia voce con staff, squadra, giocatori”.

Parole importanti sullo stadio di proprietà del Milan: “Sì, faremo lo stadio, Milano è un posto ideale per costruirlo. Faremo una società per portare a termine il progetto. Amo San Siro, ma se possiamo migliorare con la struttura lo faremo. Ci darà maggiori introiti, la chance di competere con i club di Premier League”.

Si torna a parlare della panchina del Milan: “Si migliora solo evolvendosi e cambiando. Facciamo sempre le nostre valutazioni sul personale, ci sono stati tanti infortuni. Io e Ibra siamo poco soddisfatti della classifica perché dobbiamo puntare al primo posto. Siamo giovani e nuovi. Ma nel calcio e nel business non facciamo bene solo non facendo male”.

La concorrenza dei fondi sovrani arabi: “Per competere non serve spendere più di loro, ma farlo meglio. Bisogna guardare a cash flow investendo quando si guadagna. Noi reinvestiamo tutto. Lo stadio ad esempio ci garantisce più cash flow e possiamo competere meglio. La gente non sa che spendere tanti soldi non è sostenibile”.

Il suo investimento nel Milan: “Mi chiedete già di uscire dal Milan? Il miglior modo per non uscire dal calcio è non uscirne del tutto. Voglio capire come capitalizzare l’investimento fatto, ci sono molti modi. Ma sono ancora molto lontano dal farlo”.

Il problema infortuni: “Frustante pagare delle cifre importanti per un calciatore, per il suo stipendio, e poi non poterlo avere a disposizione per infortuni muscolari. Si gioca troppo è vero. Ma dobbiamo migliorare l’aspetto medico all’interno del club”.

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