Intervista esclusiva al giornalista Nizaar Kinsella per parlare di Kyle Walker e del trasferimento dal Manchester City al Milan
Kyle Walker è un nuovo giocatore del Milan. Un po’ a sorpresa, i rossoneri hanno deciso di acquistarlo dopo che Pep Guardiola ha annunciato la sua decisione di lasciare il Manchester City. La trattativa è stata piuttosto veloce: l’inglese ha subito detto sì ad un contratto fino al 2027 con stipendio fino a giugno da 2,5 milioni che diventeranno 4,5 milioni dalla prossima stagione. I Citizens hanno accettato la proposta di prestito gratuito con diritto di riscatto per una cifra che non dovrebbe superare i 5 milioni.
Un acquisto importante perché porta finalmente atteggiamento positivo e mentalità da vincente. Col City ha vinto tutto quello che c’era da vincere e l’ha fatto da protagonista. Per anni è stato uno dei migliori al mondo nel suo ruolo ma in questa stagione ha trovato qualche difficoltà (come molti altri giocatori al City). Da qui la decisione di una nuova esperienza e di accettare la proposta dall’Italia. Ne abbiamo parlato con Nizaar Kinsella, noto giornalista della BBC, che da inviato per la Nazionale inglese conosce benissimo Walker.
Walker-Milan, Kinsella svela un retroscena
Perché Walker ha deciso di lasciare il Manchester City?
“Penso che Kyle Walker ha raggiunto col City tutto quello che poteva raggiungere. Ha vinto ogni trofeo, è stato un giocatore super per la squadra e per questo penso che la possibilità di una nuova opportunità lo abbia convinto. Penso che voleva giocare in un nuovo paese, lo voleva davvero. Aveva proposte dall’Arabia Saudita ma giocare per il Milan era una grande opportunità da non perdere. Il Manchester City ha rispettato questo e l’ha lasciato partire”.
Sembra essere in fase calante, come è stata finora la sua stagione al City e come sta fisicamente?
“Walker è probabilmente il difensore più veloce della Premier League. Per molti anni uno dei difensori fisicamente più impressionante. Ha giocato per Pochettino e per Pep Guardiola. Dopo un buon Europeo con l’Inghilterra, per qualche ragione in questa stagione è sembrato più lento fondamentalmente. Certi giocatori come ad esempio Adama Traoré o altri gli hanno creato molti problemi, quindi non ha più la forza come prima e credo sia uno dei motivi di aver scelto l’Italia dove si gioca un calcio più lento”.
Walker però è un campione che porta mentalità vincente, cos’altro?
“Credo che in Italia continuerà ad andar veloce. Lui ha una grande esperienza, ha una personalità molto positiva nel senso che è un ragazzo divertente, si farà molti amici nello spogliatoio, questa cosa è nota anche con la Nazionale con la quale gioca da tantissimi anni, è davvero un ragazzo positivo”.
Credi possa ricoprire anche il ruolo di difensore centrale?
“Sì, è sicuramente anche un buon difensore centrale, ma la sua posizione è da terzino. Penso che forse non sia il più offensivo e che non ti darà molti assist e gol, ma sì, lui è anche un grande centrale specialmente in una linea a tre, va bene anche a quattro ma a tre è meglio. Ha fatto una grande partita con l’Inghilterra in una formazione con tre difensori”.