Non solo il rigore negato a Leao tra gli episodi da analizzare nel match di San Siro: ecco un altro in cui l’arbitro ha sbagliato.
Il Milan ha sconfitto il Parma non senza fatica nell’ultima giornata di Serie A. La squadra di Sergio Conceicao si era ritrovata sotto 2-1 quando sono iniziati i minuti di recupero finali, ma è riuscita a ribaltare tutto grazie ai gol di Tijjani Reijnders e Samuel Chukwueze.
La vittoria ha consolidato la posizione dei rossoneri nella lotta per un posto in Champions League, cruciale per il prestigio e le finanze del club. La rimonta ha dimostrato il carattere e la resilienza che sa avere il gruppo in certi momenti, qualcosa che già nei match di Supercoppa Italiana si era intravisto. I 3 punti permettono di dare più fiducia e serenità allo spogliatoio, ora concentrato sulla prossima sfida decisiva in Champions League contro la Dinamo Zagabria. In Croazia non si può sbagliare mercoledì sera.
C’era rigore su Leao? Opinioni diverse
Al 21′ del primo tempo di Parma-Milan c’è stato un episodio un po’ discusso in area gialloblu, dove Hernani ha “abbracciato” Rafael Leao provocandone la caduta. Il numero 10 rossonero ha chiesto il calcio di rigore, però l’arbitro Abisso non ha fischiato nulla. Anche dalla sala VAR non è arrivata l’indicazione per una on field review. Il risultato era di 0-0 e 3 minuti dopo ha segnato la squadra di Fabio Pecchia.

Luca Marelli, ex arbitro, ha fatto la seguente analisi a DAZN: “Hernani si preoccupa solo ed esclusivamente di bloccare Leao. È più un placcaggio che un contrasto. Sarebbe stato più corretto procedere con l’on field review e l’assegnazione di un calcio di rigore perché questo episodio non c’entra nulla col gioco del calcio. Non ci può essere un placcaggio di questo genere col pallone lontano, non conta nulla che il pallone non fosse nella zona, conta la regolarità del contatto tra i giocatori e in questo caso non è regolare. Il VAR doveva intervenire, si tratta di chiaro ed evidente errore che può anche essere sfuggito completamente all’arbitro. Per me Abisso non ha proprio visto il contatto“.
Maurizio Russo, giornalista ed esperto arbitrale, è di opinione diversa e ne ha parlato a calciomercato.it: “Vedendo lo scontro, appare abbastanza lieve. Leao per me va giù con troppa facilità. Bisogna capire se l’arbitro lo ha visto, probabilmente c’è stato anche un check. In ogni caso, non è un contatto di entità tale da giustificare un calcio di rigore. Sarebbe stato un rigorino”.
Nessun dubbio, invece, sul penalty dell’1-1 concesso per una spinta evidente di Suzuki su Strahinja Pavlovic: “A volte i tifosi pensano che il portiere nell’area piccola possa fare un po’ quello che vuole – spiega Russo – ma Suzuki prima di colpire il pallone con i pugni dà una spinta a due mani sulla schiena di Pavlovic, che senza essere spinto avrebbe potuto colpire la palla. È rigore“.
Corretto anche estrarre il cartellino giallo a Youssouf Fofana: “È un fallo da ammonizione, per due motivi: Fofana usa le braccia, c’è una trattenuta e quindi una condotta antisportiva; ma soprattutto c’è un’azione di ripartenza del Parma, anche se il giocatore è nella sua metà campo ci potrebbe essere una superiorità numerica in contropiede e dunque una promettente azione da gol. Giusto il cartellino giallo“.
Delprato-Pavlovic: c’è un errore grave
Da analizzare anche un altro episodio riguardante il recupero del primo tempo, quando Delprato è stato ammonito per manata a Pavlovic e avrebbe dovuto essere espulso: “Sbraccia sul volto di Pavlovic, condotta negligente, giusto ammonire per il fallo. Dopo aver commesso questo fallo, prende il pallone in mano, gli dà un pugno, c’è un gesto di reazione. Se ha visto, Abisso lo ha ammonito per il fallo o per la reazione? Il fallo in sé è passibile di ammonizione, il gesto di stizza è una cosa a parte e da punire anch’esso con l’ammonizione”.
Russo spiega che c’è una regola precisa: “Da qualche anno il regolamento è cambiato: prima se commettevi due infrazioni da ammonizione prima che il gioco venisse interrotto, si sommavano tra loro e prendevi un solo cartellino giallo. Ma adesso, se commetti due infrazioni distinte come in questo caso, devi essere ammonito due volte e quindi espulso per somma di ammonizioni. Questo poteva cambiare l’esito del secondo tempo, il Parma avrebbe giocato in dieci contro undici“.
Giusto parlare di questa situazione, non evidenziata a dovere. Milan non certamente aiutato da arbitro e VAR contro il Parma. A nostro avviso il rigore su Leao c’era, poi è grave non aver espulso Delprato. Rossoneri più volte sfortunati durante questa stagione. Non è solo colpa altrui se il rendimento in campionato è deludente, figuriamoci, però è giusto anche dire che alcune situazioni sono state sfavorevoli.