Le dichiarazioni di Tijjani Reijnders che spazzano via ogni dubbio in merito al suo futuro, ma non solo. L’olandese ha davvero le idee chiare
Con i suoi undici gol e tre assist, Tijjani Reijnders si sta dimostrando di essere l’uomo in più di questo Milan. L’olandese oggi per la prima volta dovrebbe partire dalla panchina per rifiatare, in vista della trasferta di Champions League in Olanda. Ma se ce ne sarà bisogno, entrerà in campo per dare una mano alla squadra.
Reijnders è diventato un insostituibile, una pedina fondamentale dello scacchiere prima di Paulo Fonseca e poi di Sergio Conceicao. Le su prestazioni così non stanno passando inosservate. D’altronde anche con l’Olanda è ormai un punto fermo. Lo scorso anno faticava a trovare la via della rete, adesso, invece, è un fattore. Un fattore dal quale il Milan non ha alcuna intenzione di superarsi.
Tijjani Reijnders, ai microfoni di France Football, prova a spiegare cosa sia cambiato rispetto alla scorso anno, quando non segnava: “Ho avuto una specie di svolta. Sono molto più decisivo di prima. Prima avevo troppa fretta, quindi ho lavorato su questo aspetto. Ho fatto molti esercizi di tiro e, con mio padre e mio fratello, abbiamo riguardato le mie partite per analizzare il mio comportamento davanti alla porta. Oggi sono molto più presente sul campo e, soprattutto, ho acquisito maggiore compostezza”.
Milan, Reijnders ancora rossonero: le parole dell’olandese

La svolta sotto porta che fa felice il Milan: “Quando arrivo in zona offensiva, so cosa fare. Ho segnato i miei primi due gol, ho acquisito sicurezza e tutto è cambiato. Le mie statistiche mi hanno messo sotto i riflettori, ma questa è una cosa positiva: significa che sto giocando bene! Ma non mi crea alcuna pressione extra. Ogni volta che scendo in campo, sorrido perché sono così felice di giocare. Mi diverto perché, finora, non ho mai avuto il minimo infortunio”.
Reijnders giura amore al Milan: “Il mio obiettivo più grande è vincere quanti più trofei possibile. Perché se gioco a calcio è per scrivere il mio nome nei libri di storia. Spero che ciò sia possibile al Milan, con cui presto estenderò il mio rapporto. Essere un giorno candidati al Pallone d’Oro è un sogno, certo, perché dice molto. Tutto dipenderà dalle mie prestazioni e dai trofei che vincerò. Se continuerò a impegnarmi per essere il miglior giocatore possibile in ogni partita, a lavorare sodo per la squadra e a essere decisivo, sarà facile essere nominato”.