Walker e quello scambio di messaggi con Beckham: il retroscena

Il terzino inglese ha raccontato un aneddoto che riguarda il suo trasferimento al Milan e anche l’ex centrocampista: ecco cosa è successo.

Kyle Walker terzino del Milan durante il derby con l'Inter
Walker e quello scambio di messaggi con Beckham: il retroscena (Ansa Foto) – MilanLive.it

Kyle Walker è stato il primo colpo rossonero nella scorsa finestra invernale del calciomercato e si tratta sicuramente di un buon innesto. Ha esperienza e qualità che lo rendono molto utile alla squadra di Sergio Conceicao, bisognosa di fare un salto di qualità nel ruolo di terzino destro e anche di un giocatore con doti da leader.

Il 34enne inglese si è ben inserito a Milanello, da subito ha legato con buona parte dei compagni e ha cercato di mettere al servizio del gruppo tutto ciò che ha appreso durante la sua lunga carriera. Nel Manchester City ha vinto tutto ed è stato allenato da un tecnico come Pep Guardiola, è una risorsa preziosa per i suoi attuali compagni.

Walker, Beckham e il Milan

Walker è il nono inglese nella storia del Milan: prima di lui ci sono stati il fondatore Herbert Kilpin, il socio fondatore e primo presidente Alfred Edwards, Jimmy Greaves, Luther Blissett, Ray Wilkins, Mark Hateley, David Beckham, Fikayo Tomori, Ruben Loftus-Cheek e Tammy Abraham.

David Beckham in azione con la maglia del Milan
Walker, Beckham e il Milan (Ansa Foto) – MilanLive.it

Kyle ha scelto la maglia numero 32 e, tal proposito, ha raccontato un retroscena in un’intervista concessa a GQ Italia: “Beckham mi ha mandato un messaggio quando sono arrivato al Milan. Io gli ho risposto se non gli dispiaceva che io prendessi lo stesso numero che aveva indossato lui al Milan. Lui mi ha risposto: ‘Ma certo, per me è un onore, portalo con orgoglio’. Per me è stato importante, parliamo di un uomo che ha cambiato il calcio“.

Beckham ha vestito la divisa rossonera in due esperienze diverse: nella seconda metà della stagione 2008/2009 e nella seconda di quella 2009/2010. Ai tempi militata nel Los Angeles Galaxy e arrivò in prestito secco impressionando. Tanti pensavano che il trasferimento nella MLS avesse abbassato il suo livello e che fosse quasi un ex calciatore, invece a Milano ha dimostrato di essere sempre un campione.

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