Ibrahimovic: “Delusi e arrabbiati, ci ammazziamo da soli. Theo non è un attore”

Ibrahimovic ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine di Milan-Feyenoord: ecco tutte le sue dichiarazioni.

Zlatan Ibrahimovic dirigente del Milan durante un'intervista
Milan-Feyenoord, Zlatan Ibrahimovic: le dichiarazioni post-partita (Ansa Foto) – MilanLive.it

Missione fallita: niente Ottavi, il Milan è fuori dalla Champions League 2024/2025. Dopo la sconfitta 1-0 a Rotterdam, a San Siro non è andato oltre l’1-1 contro il Feyenoord. Un fallimento, c’è poco da dire.

La partita si era messa bene: gol del vantaggio firmato Santi Gimenez dopo neanche un minuto. Primo tempo dominato, con il rammarico di non aver segnato il 2-0, poi l’espulsione di Theo Hernandez nella ripresa ha cambiato tutto. La squadra ospite è “risorta” ed è riuscita a realizzare la rete dell’1-1 con Carranza. Un risultato che qualifica gli olandesi al prossimo turno della competizione.

Zlatan Ibrahimovic, le dichiarazioni dopo Milan-Feyenoord

Zlatan Ibrahimovic ha parlato a Sky Sport dopo Milan-Feyenoord:Siamo delusi, siamo arrabbiati. È mancata maturità, vinci 1-0, continui a giocare e poi nel secondo giallo su Theo l’arbitro è stato duro. Per una simulazione in una partita così dai un avvertimento, ma ha deciso diversamente. Questo ha cambiato la partita perché abbiamo giocato con un uomo in meno. Siamo delusi e arrabbiati, ora è importante essere uniti come gruppo, sciogliere questa sconfitta e pensare al campionato. Soffriamo questa notte e poi domani dobbiamo pensare al prossimo obiettivo“.

FARE DI PIU’ – Si poteva fare molto di più. Ovviamente è facile dirlo dopo la partita, durante invece bisogna fare le cose. Con un po’ di fortuna potevamo fare il 2-0 nel primo tempo, avevamo iniziato bene anche il secondo, ma poi la partita è cambiata con l’espulsione di Theo“.

THEO HERNANADEZ: PRIMA AMMONIZIONE EVITABILE – Queste situazioni succedono. Non penso che Theo faccia l’attore, prova a fare il suo gioco e fare meglio possibile. Nella prima ammonizione ha tirato la maglia, però succedono queste cose in campo, non è che le cerca“.

TANTI ERRORI DECISIVI – Siamo arrabbiati con noi stessi, non è che l’avversario è stato più forte. Ci ammazziamo da soli. Non siamo arrabbiati con l’arbitro, è colpa nostra, è nostra responsabilità. Non ci sono scuse, dobbiamo guardarci allo specchio, dirci cosa sbagliamo e migliorare“.

DOPO LO SCUDETTO, ADDIO CHAMPIONS – Delusione uscire dalla Champions, è un obiettivo. La mentalità è quella di vincere, è la storia del club questa, poi durante la stagione non va sempre come hai pensato e provi a cambiare, a migliorare. Non eravamo contenti a gennaio, abbiamo fatto delle mosse di mercato di cambiare e avere risultati. Non c’era garanzia quando cambi“.

CHE MILAN VUOLE –Voglio vedere un Milan dominante, questa è una cosa da Milan. Quattro-cinque anni fa quando sono tornato siamo cresciuti tanto per tornare ad essere ciò che il Milan è. Squadra dello Scudetto smantellata? La squadra di oggi ha più possibilità di vincere rispetto a quella dello Scudetto, è il doppio più forte, anche se quella ha vinto“.

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