La stagione del Milan, con l’eliminazione in Champions, è già finita: per il secondo anno di fila i rossoneri raccolgono solo fallimenti

La Champions League era l’unica possibilità per rendere questa stagione avvincente ed interessante. Vincere il trofeo era impossibile ma un buon percorso avrebbe permesso al Milan di togliersi un po’ di soddisfazioni. Esattamente come è accaduto nel 2022-2023: raggiungere la semifinale è stato un traguardo meraviglioso, nonostante il quinto posto sul campo in campionato e l’eliminazione dalla Coppa Italia agli ottavi. Niente da fare, invece, stavolta.
A questo punto, a poco più di metà febbraio, possiamo affermare che la stagione del Milan è già un fallimento. E può solo andare peggio: raggiungere il quarto posto per la qualificazione in Champions è il minimo sindacale e di certo non salva un’annata, così come non lo fa la Coppa Italia, trofeo inutile e di pochissimo conto. “Al Milan non salvi la stagione con la Coppa Italia. Una volta la società ci diceva di uscire…“, ha rivelato Boban ieri negli studi di Sky Sport dopo Milan-Feyenoord. E la Supercoppa? “Una competizione ridicola che adesso è giocata da quattro squadre e non più due“.
Milan, due anni di fallimenti
Insomma, i prossimi mesi serviranno al Milan per raggiungere risultati minimi: la qualificazione in Champions League. Per quanto riguarda la Coppa Italia, siamo già stati piuttosto chiari: vincerla è un di più, ma non dà e non toglie nulla alla stagione. Inoltre, l’ultima volta che i rossoneri hanno vinto questo trofeo era l’anno 2002-2003, più di vent’anni fa. Non un buon bigliettino da visita, insomma.

Il prossimo giugno saranno due anni dall’inizio del nuovo progetto tecnico: nuovi dirigenti, tre allenatori diversi (gli ultimi due, Fonseca e Conceicao, con poche responsabilità), una miriade di giocatori acquistati (anche a caro prezzo) e ceduti. Due anni di fallimenti, con il grande rischio di non qualificarsi nemmeno per la Champions League, traguardo che il Milan raggiunge ininterrottamente da cinque anni. Cosa ne pensa Gerry Cardinale di tutto ciò? L’ultima apparizione del proprietario di RedBird è stata a Madrid, al Santiago Bernabeu, per la partita di Champions League, ma non rilascia dichiarazioni ufficiali da diverso tempo.
Due anni fa ha scelto di mandar via Maldini e Massara, ora ci sarà un nuovo cambio del management? Lo scopriremo solo più avanti. Ibrahimovic intanto è presente, ci mette la faccia e si assume le responsabilità: ripartire da lui, che è arrivato soltanto dopo, è giusto, ma è necessario un supporto migliore.