Conceicao, sfogo dopo Bologna-Milan: “Fallo di mano clamoroso. Dette cattiverie su di me”

L’allenatore portoghese ha parlato ai microfoni di DAZN al termine del match di Serie A giocato allo stadio Renato Dall’Ara.

Sergio Conceicao durante Bologna Milan
Bologna-Milan, Sergio Conceicao: le dichiarazioni nel post-partita (LaPresse) – MilanLive.it

Milan sconfitto 2-1 dal Bologna e lontano 8 punti dal quarto posto della classifica, quindi qualificazione Champions League che diventa sempre più improbabile. Difficile pensare che questa squadra possa rimontare su chi è davanti.

Sergio Conceicao ha provato a cambiare la situazione in queste settimane, lavorando soprattutto sull’aspetto mentale, però il suo impegno e quello del suo staff non hanno prodotto i risultati sperati. Solo occasionalmente la squadra è stata squadra. Non c’è continuità quando si fa qualcosa di buono. Stasera allo stadio Renato Dall’Ara pessima prestazione e sconfitta meritata.

Bologna-Milan: l’intervista di Conceicao a DAZN

PRIMO COMMENTO POST-PARTITA –C’è un fallo clamoroso di mano sul primo gol. Tutti gli episodi negativi sono decisivi per noi e il nostro risultato. Dobbiamo continuare a lavorare, guardando anche cosa abbiamo fatto di positivo. Ci sono stati anche errori nostri e degli avversari, ma secondo me questi piccoli episodi sono decisivi“.

MENTALMENTE NON SEMPRE AL TOP, CI SONO CALI PREOCCUPANTI DURANTE LE PARTITE – “Siamo connessi con la partita, siamo compatti, sappiamo dove pressare l’avversario, la linea difensiva è corta per evitare di concedere spazi tra le linee. Pensavo che loro potessero soffrire sulla profondità, abbiamo fatto gol così e abbiamo trovato degli spazi. Ci sono state due situazioni con Musah e Jimenez che avrebbero avuto bisogno di altra finalizzazione. Quando siamo in partita e facciamo quanto preparato, stiamo bene e possiamo fare gol perché arriviamo negli ultimi 30 metri con qualità e facilità. Poi succedono episodi e dettagli, per colpa nostra o di altri, come oggi. L’arbitro non è colpevole della nostra sconfitta, mi metto io per primo, però succedono sempre questi episodi molto positivi per gli altri e negativi per noi”.

CONDOTTA DELL’ARBITRO – “Si parla del criterio, ci sono falli che a volte vengono fischiati e altre no. Questi piccoli episodi hanno un peso grande. Noi siamo una squadra che ha bisogno di risultati positivi, di vittorie, di avere leggerezza nell’ ambiente“.

SFOGO DI CONCEICAO –Io non sono caduto dal niente qua, questo lo voglio dire. Tutti i giorni si parla della mia situazione e non è giusto. Nei cinque-sei anni passati io giocato con cinque squadre italiane e sono passato sempre allenando una squadra di livello più basso. Solo con l’Inter, che poi è andata in finale di Champions League, non sono passato. So cosa voglia, so cosa posso fare. Tanti parlano della mia situazione, ma la mia situazione è semplice: mi dicono non servi più e prendo le valigie, vado via. Non voglio un euro in più. Io sono tranquillo, voglio tranquillizzare le persone, non sono arrivato dal niente qua. Ho quasi 100 partite in Champions League, ho vinto 13 trofei. Tutti i giorni si divertono a parlare di me, ci sono anche cattiverie non giuste su di me“.

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