Conceicao ha parlato ai microfoni di DAZN al termine di Milan-Lazio: ecco tutte le sue dichiarazioni.
Il Milan affonda contro la Lazio a San Siro. Dopo essere passati in svantaggio per il gol di Mattia Zaccagni ed essersi trovati anche in dieci a causa dell’espulsione di Strahinja Pavlovic, i rossoneri erano riusciti a pareggiare all’85’ e volevano provare a vincere. Ma nel recupero un fallo di Mike Maignan ha provocato un rigore che Pedro non ha fallito, regalando i 3 punti alla squadra di Marco Baroni.
Per Sergio Conceicao e i suoi giocatori è la terza sconfitta in Serie A. La situazione peggiora di volta in volta. Il pubblico milanista ha fischiato sonoramente la squadra e non sono mancati i cori della Curva Sud all’indirizzo di Gerry Cardinale e della società. Pensare alla qualificazione alla prossima Champions League
Milan-Lazio: le dichiarazioni di Sergio Conceicao
Nel post-partita di Milan-Lazio sono arrivate le parole di Conceicao ai microfoni di DAZN.
UMORE DOPO LA PARTITA – “Il momento non è facile. I giocatori sentono ciò che c’è attorno al club. C’è una strada sola, lavorare e avere orgoglio massimo per i colori che difendiamo. E dare il massimo ogni giorno per cambiare la situazione. Ci sono anche episodi che succedono durante la partita che sono negativi per noi e decisivi per gli avversari”.
INIZIO PARTITA PESSIMO: PERCHÈ? – “Parliamo sempre della stessa cosa. Abbiamo parlato dell’ambiente, mai mi è successo questo. I giocatori lo sentono, quando è così le scarpe sono bollenti e non è facile. Non escono i dribbling, i passaggi… La squadra ha avuto carattere e voglia di cambiare le cose anche in dieci, abbiamo pareggiato e potevamo anche vincere. Alla fine è successo quel rigore… I giocatori mi danno risposte positive, poi una cosa è l’allenamento e un’altra è la partita. Cerchiamo di lavorare non solo sul piano tattico e fisico, non è facile giocando ogni tre giorni delle partite decisive”.
CORSE INDIETRO A VELOCITA’ INFERIORE RISPETTO A QUANDO SI VA AVANTI. COME FAR CAPIRE CERTE COSE? – “Ci stiamo lavorando, sono situazioni molto importanti. Nelle partite si cerca di smontare l’organizzazione difensiva avversaria poi bisogna avere la stessa disponibilità senza palla. A volte fatichiamo senza palla, stiamo cercando di migliorare È tutto connesso: se fai bene in fase difensiva, puoi fare bene anche quella offensiva. I giocatori che possono fare la differenza in fase offensiva devono aiutare la squadra, altrimenti ci manca la solidità e compattezza necessaria per non permettere agli avversari di arrivare così pericolosi verso la nostra area. Le mie squadre sono sempre state così. Ho trovato un gruppo con caratteristiche diverse e abbiamo bisogno lavorare sull’equilibrio, poi davanti abbiamo le qualità”.