Furlani e Tare hanno avuto un nuovo confronto: ecco cosa trapela in queste ore da Casa Milan.
La vittoria 3-0 nel derby contro l’Inter e la qualificazione alla finale di Coppa Italia non nascondono i problemi del Milan. Ci sono delle cose da cambiare in vista della prossima stagione.
Una di queste riguarda la dirigenza, dove l’ingaggio di un direttore sportivo con esperienza è di fondamentale importanza. Sfumate piste come Andrea Berta e Fabio Paratici, in questi giorni si sta parlando soprattutto di due nomi: Igli Tare e Tony D’Amico.
L’ex Lazio è libero da vincoli contrattuali e può firmare subito; diverso il discorso del collega, legato all’Atalanta da un contratto fino a giugno 2027 e quindi difficile da ingaggiare.
Milan, nuovo incontro Furlani-Tare: cosa trapela
Nella giornata di oggi c’è stato il secondo faccia a faccia tra Giorgio Furlani e Igli Tare. I due hanno avuto modo di confrontarsi nuovamente sui piani di rilancio del Milan per cercare di trovare una quadra.
Secondo quanto trapelato, l’incontro sarebbe stato positivo. Non è stato ancora quello decisivo, però Furlani e Tare hanno avuto l’occasione di conoscersi meglio e di approfondire le discussioni su più temi. Chiaramente, si è parlato pure di chi dovrebbe essere il prossimo allenatore del Milan. Ci sono più candidati.
Secondo quanto rivelato da calciomercato.com, Tare vorrebbe portare a Milanello uno tra Massimiliano Allegri e Vincenzo Italiano. Due tecnici italiani differenti, ma che piacciono all’ex direttore sportivo della Lazio, il quale avrebbe chiesto un contratto di tre anni per approdare al Milan.
Furlani, che spera di arrivare quanto prima a ingaggiare un nuovo ds, non ha ancora scartato l’idea di arrivare a D’Amico. Come accennato in precedenza, non è facile liberarlo dall’Atalanta, ma un tentativo dovrebbe essere fatto da parte dell’amministratore delegato rossonero.
Un altro profilo che era stato accostato al Milan è Giovanni Sartori, il quale però ha da poco rinnovato il contratto con il Bologna e sembra difficile un suo addio all’attuale club. Per lui sarebbe un ritorno, visto che è stato in rossonero da calciatore. E si tratterebbe del coronamento di una carriera dirigenziale. Tuttavia, in questo momento la sua “candidatura” non appare caldissima.