Il Milan ha messo in stand-by una doppia importante firma: tutto rinviato a fine stagione, cosa sta succedendo
Si avvicina la stagione delle decisioni importanti. Di recente, al Milan le hanno sbagliate tutte. Il fallimento di quest’anno era piuttosto prevedibile per com’è andata l’estate scorsa e per le scelte fatte. Nessuno dei dirigenti però sembra essere a rischio: Furlani, Moncada e Ibrahimovic (magari con meno esposizione mediatica) resteranno nell’organigramma con l’aggiunta, con due anni di ritardo, di un direttore sportivo. Doveva essere Fabio Paratici ma ora potrebbe essere Igli Tare, con massima attenzione alle sorprese.
Bisognerà scegliere bene e in fretta perché c’è un’intera stagione da programmare e, come dicevamo, scelte importanti da prendere. La prima sarà il nuovo allenatore, e poi insieme a lui costruire la base di giocatori dalla quale ripartire. Chi ci sarà fra questi della vecchia guardia? Del Milan che ha vinto lo Scudetto tre anni ne sono rimasti in sei, che diventeranno probabilmente 4: Maignan, Gabbia, Theo Hernandez e Leao. Eppure, di questi quattro la metà sono ancora in dubbio.
Rinnovi Theo e Maignan, la situazione
Gabbia ha rinnovato da poco, Leao non ha intenzione di andar via. Nemmeno Maignan e Theo vogliono cambiare aria, ma su di lui ci sono riflessioni aperte da parte della società. Entrambi sono in scadenza fra soltanto un anno: con il primo c’era una base di accordo, con il secondo invece non sono mai arrivati segnali importanti da Casa Milan in sede di trattativa. Ad oggi, a poco più di un mese di distanza da giugno, la situazione sembra essere ancora in evoluzione.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la trattativa con Maignan è in una fase di stallo: l’accordo c’era già sulla base di altri due anni di contratto – con opzione per il terzo – a 5 milioni a stagione. Accordo però mai finalizzato: è evidente che c’è qualcosa che non va. La società si è presa del tempo: perché il francese ha avuto un momento di flessione (ma nelle ultime settimane, compresa la semifinale recente con l’Inter, è tornato decisivo) e perché senza Champions l’anno prossimo forse quell’intesa economica è troppo alta.
Diversa la situazione con Theo: Moncada mercoledì ha detto che “stiamo lavorando, non siamo lontani” eppure segnali continuano a non arrivare. Per entrambi dipenderà dalle loro prestazioni: Maignan è tornato sui suoi classici livelli, Theo ancora va a corrente alternata. Una cosa è certa: il Milan non dovrebbe privarsi di nessuno dei due. E speriamo che alla fine non sbaglieranno anche questa decisione.