Le parole di Nadal scatenano nuove discussioni in merito alla squalifica di Sinner: tifosi increduli, ecco cosa è successo
La polemica sulla squalifica di Jannik Sinner non si placa. A pochi giorni dalla fine dell’incubo, il patteggiamento con la WADA continua ad essere al centro dell’attenzione da parte degli altri. Ne parlano tutti, tranne lo stesso Jannik, che non attende altro che la fine di questo stop forzato per rimettere finalmente piede sul campo e dimostrare di essere il numero uno al mondo. Le recenti dichiarazioni di Federica Pellegrini hanno spiazzato tutta l’Italia: al momento non è ancora arrivata la risposta dell’altoatesino, che come sempre preferisce passarci sopra e non sprecate energie per questo tipo di discussioni.
Ma ci sono tanti, anzi tantissimi, che si sono schierati dalla sua parte e lo hanno difeso dalle accuse e a questi si è aggiunto anche la leggenda Rafa Nadal. Intervistato dal Telegraph, lo spagnolo ha speso parole bellissime per Sinner e per la vicenda della squalifica. E, a differenza di altri, ha espresso un’opinione in maniera molto lucida.
Nadal difende Sinner, parole da brividi della leggenda
Nadal esordisce mettendo subito le cose in chiaro: “Sono convinto che Jannik non abbia mai cercato di imbrogliare o di ottenere vantaggio sugli altri. Sono sicuro non solo che sia innocente, ma anche una persona onesta. Alla fine, se non sbaglio, è uscito innocente dalla sentenza”.

Nadal si sofferma anche sulle tantissime polemiche arrivate da altri tennisti, come ad esempio la PTPA, l’associazione fondata da Djokovic, che non ha gradito lo svolgimento delle cose. Lo spagnolo però aggiunge in merito: “Il caso non è stato positivo per il nostro sport. Ma queste cose a volte succedono, capitano degli incidenti. Io la vedo così perché credo in Jannik. Naturalmente non voglio mettere in dubbio la sentenza. Ci sono protocolli che tutti, durante la nostra carriera, abbiamo seguito. In questo caso le autorità hanno avuto a disposizione tutte le informazioni, non quelle che abbiamo noi che spesso possono essere limitate e soggettive. Credo nella sentenza. Jannik ha accettato i tre mesi di sanzione e quindi il caso è chiuso”.