Il suo futuro è davvero segnato. La vittoria della Coppa Italia non cambierà nulla: l’annuncio è arrivato in diretta. Il punto della situazione

La vittoria in Coppa Italia ha reso felice un popolo, quello rossonero, che fin qui ha vissuto una stagione davvero disastrosa. Fuori dalla Champions League ai playoff, per mano di un avversario modesto come il Feyenoord e in Serie A la situazione è ancora peggiore.
Il nono posto in classifica non lascia dubbi sul fatto di quanto l’annata sia davvero fallimentare. Battere l’Inter con un netto 3 a 0 e regalarsi la possibilità di alzare al cielo un altro trofeo può dunque rendere meno amara la stagione. Ora tutte le attenzioni dei tifosi sono rivolte alla fine contro il Bologna, in programma a Roma il prossimo 14 maggio.
Una finale che chiaramente non cambierà il futuro dei protagonisti del Milan. A partire da Sergio Conceicao. Il portoghese andrà via a prescindere. Giuseppe Cruciani, intervenuto al podcast di Chiamarsi Bomber ‘Aria Fritta’, non ha alcun dubbio: Il Milan forse è anche leggermente favorito. Al di là di questo: rischia Conceiçao, già sostanzialmente fatto fuori dalla società, di vincere la Coppa Italia dopo aver vinto la Supercoppa Italia, rischia di essere l’allenatore più titolato del Milan negli ultimi 10, 15 anni”. Ha affermato il giornalista.
“Scelta di Conceicao assurda”

“Secondo me Conceiçao meritava di più, ma si è messo lui nelle condizioni di essere precario – prosegue Cruciani -. Ha accettato un contratto di sei mesi, ha cominciato a lamentarsi con i giornalisti che lo consideravano un precario, cosa abbastanza assurda perché diventi precario quando i risultati mancano. Un po’ perché lui si è messo nelle condizioni iniziali di essere un precario, perché quando firmi un contratto a 6 mesi sei precario per definizione, e dunque hai lasciato via libera ai tuoi dirigenti di scegliere un altro allenatore.
“In più si è messo a protestare con quelli che lo considerano un precario, che parlano un giorno si e l’altro pure di un altro allenatore, ma sinceramente quello avviene perché mancano i risultati. La colpa non è dei giornalisti, o della stampa o dei media che ti danno precario, ma sei tu che ti metti nelle condizioni di esserlo. Per cui Conceiçao dovesse anche vincere due trofei sarà cacciato, o comunque non sarà confermato. Il paradosso, ripeto, è che dovesse vincere la Coppa Italia, due trofei il Milan in una stessa stagione non li vinceva da tempo”.