Arrivano dichiarazioni che pongono fine a tanti rumors inerenti un obiettivo del club rossonero: ecco cosa è successo.
Il Milan vuole rinforzare la propria area tecnica e da tempo si parla dell’ingaggio di un nuovo direttore sportivo. Sembrava vicino la firma di Fabio Paratici, però poi la cosa non si è concretizzata. L’ex Juventus ha anche incontrato Gerry Cardinale di recente, ma non sembra destinato a intraprendere un’esperienza professionale a Milano.
Igli Tare è il dirigente dato in pole position da più fonti, però ad oggi non esiste alcun tipo di accordo. Ci sono stati degli incontri con Giorgio Furlani, assieme al quale si è confrontato sul piano di rilancio del club. Incontri che sono stati definiti “positivi” da fonti vicine al Milan, ma sembra che l’ex Lazio non convinca ancora completamente.
Milan, nuovo direttore sportivo: addio a un’idea di Furlani
Un nome che Furlani preferiva a quello di Tare è Tony D’Amico, ds dell’Atalanta. Dopo il buon lavoro svolto all’Hellas Verona, il dirigente 45enne ha operato bene anche a Bergamo. Normale che il Milan lo abbia messo nel mirino per il futuro.

D’Amico ha un contratto fino a giugno 2027 e da subito era chiaro che sarebbe stato difficile strapparlo all’Atalanta. Luca Percassi, amministratore delegato del club nerazzurro, ha spento ogni voce inerente un eventuale approdo del ds a Milano: “È un direttore sportivo fondamentale per noi. Al di là dell’interesse vero o presunto di altri club – ha dichiarato a margine dell’evento di presentazione del nuovo sponsor New Balance al Gewiss Stadium – avrà l’enorme compito di creare un’Atalanta competitiva. Ho grande fiducia in lui, lui è contento di restare“.
D’Amico è stato confermato dalla società bergamasca, la quale non ha alcuna intenzione di perdere una figura dirigenziale così importante. Il Milan dovrà rivolgere le proprie attenzioni altrove. Tare resta la prima ipotesi, però non bisogna escludere sorprese.
La cosa importante è scegliere la figura giusta e farlo il prima possibile, perché per programmare la prossima stagione non bisogna agire con eccessivo ritardo. Ci sono state decisioni importanti da prendere per rilanciare il Milan ad alti livelli.