Le dichiarazioni rilasciate in diretta sono davvero pesanti nei confronti del Milan e del momento che sta vivendo. Ecco le parole che fanno riflettere
La vittoria in Coppa Italia contro l’Inter ha dato serenità all’ambiente Milan. Una serenità che non si viveva da tanto tempo. Al centro sportivo di Carnago così si lavora, pensando soprattutto alla finale contro il Bologna di Vincenzo Italiano. E’ vero che lunedì si giocherà contro il Genoa, ma il campionato ha poco da dare, ma il match sarà in preparazione della sfida del 14 maggio.
Fuori dal campo, però, non si respira certo la stessa serenità. Da quanto si percepisce dall’esterno sembra che all’interno del Milan ci sia un po’ di confusione. La caccia al Direttore sportivo prosegue con nomi e summit che si susseguono. La telenovela Paratici, così, sembra essere chiusa definitivamente, ma restano vive le piste Tare e D’Amico.
Milan, non c’è chiarezza: “Manca un centro di gravità permanente”

C’è, però, la possibilità che alla fine il Milan il Direttore sportivo non lo prenda: Il problema è che nel Milan non ci sono visioni – afferma Giuseppe Cruciani nel podcast di Chiamarsi Bomber ‘Aria Fritta’ -. Ci sono giochi di potere, ci sono lotte non all’ultimo coltello, non notte di lunghi coltelli che ricordano vicende storiche più serie, bensì guerra di poltrone. Nella guerra di poltrone quelli che ci rimettono sono i tifosi del Milan, che in questo momento vedono una società che è completamente allo sbando. Si è parlato per mesi, in maniera impropria, del nuovo direttore sportivo con gli incontri, candidati, contro candidati, doppi incontri, tripli incontri, 5 ore di incontri, eccetera”.
“Una specie di Conclave anticipato, per poi ritrovarsi addirittura nella situazione in cui pare adesso non ci sia bisogno di un direttore sportivo e si resta con l’assetto attuale. l’Assetto attuale è quello drammatico che ha portato al disastro di quest’anno dal punto di vista gestionale”.
“Poi magari – conclude Cruciani – il Milan vincerà due coppe e sarà un’annata dal punto di vista sportivo per i tifosi non dico soddisfacente ma accettabile soprattutto se l’Inter non vincere niente, però mi sembra che ricordando una vecchia canzone di Battiato, manchi un centro di gravità permanente. Il centro di gravità permanente è diciamo quello che permette alle società di essere delle società vincenti”.