Le dichiarazioni su Mike Maignan non lasciano davvero dubbi. Tutti sono d’accordo: non c’è altra strada. Il punto della situazione
“Ma che cosa stanno aspettando a rinnovare il contratto di uno dei portieri più forti al mondo? Da quello che mi avevano detto, Furlani avrebbe dovuto parlare del rinnovo di Maignan nell’incontro che ha avuto con Gerry Cardinale, ma poi l’entourage di Mike non ha saputo più nulla”.
“Sembrava fosse stato trovato un accordo per un ingaggio da 5 milioni, poi improvvisamente abbiamo letto 4 e mezzo perché quest’anno ha commesso qualche errore di troppo. Bene, allora dato che nelle ultime partite è sempre stato il migliore in campo e ha portato punti al Milan ora gliene diamo 5 e mezzo”. Afferma Carlo Pellegatti a caldo dopo la vittoria contro il Genoa.
Una vittoria che porta la firma indelebile di Rafa Leao, ma soprattutto di Mike Maignan. Nel primo tempo è stato spaziale con l’intervento con cui ha salvato su Christian Pulisic. Ma il francese è stato protagonista di almeno altre due grandi parate di altissimo livello.
Nessuna alternativa al rinnovo: Maignan ancora con il Milan

“Non pensiamo nemmeno un minuto di perdere Mike Maignan. E’ uno dei portieri più forti al mondo, è il capitano, è un leader, è sottopagato se andate a vedere gli stipendi dei portieri bravi. Quindi il contratto di Maignan non si deve fare oggi, si doveva fare ieri“. Rincara la dose Carlo Pellegatti.
Ora la speranza di tutti i tifosi del Milan è che Mike Maignan firmi il prima possibile. Non ci sono alternative al prolungamento del contratto. Anche perché trovare a cifre moderate un portiere alla sua altezza è praticamente impossibile. Oggi il mercato dei portiere appare bloccato: è vero che il Psg potrebbe puntare su di lui, ma prima deve piazzare Donnarumma.
Blindare Maignan, per non rischiare di perderlo a zero nel 2026 è un dovere. L’accordo tra le parti, d’altronde, era stato trovato già a dicembre, a circa cinque milioni di euro netti a stagione con i bonus fino al 2029. E’ vero che il modus operandi del Diavolo, che ha poi titubato, non è per nulla piaciuto al francese e al suo entourage, ma c’è tempo per rimediare. Maignan, lo ricordiamo, ha la fascia da capitano al braccio e non è certo un dettaglio da poco.