Niente rivoluzione, arriva la conferma: “Al Milan solo il grande allenatore”

Le dichiarazioni del giornalista sul nuovo allenatore del Milan e sul momento della squadra rossonero dopo la vittoria dell’Inter

Antonio Conte
Niente rivoluzione, arriva la conferma: “Al Milan solo il grande allenatore” (LaPresse) – MilanLive.it

Per fare il punto della situazione in casa Milan, a Zona Rossonera, programma YouTube di Calciomercato.i, è intervenuto Michael Cuomo. Tra i tanti temi trattati con il giornalista, esperto del mondo rossonero, si è parlato della dirigenza, il vero grande punto interrogativo del Diavolo.

 “La situazione è talmente inusuale che si fa fatica a trovare un esempio alla situazione Milan attuale. La situazione è un unicum. Chiunque avrà pensato se i dirigenti guardando la gara dell’Inter si saranno chiesti se si sono dati colpe o spiegazioni, ma non abbiamo questa certezza. Perché l’Inter in tre anni fa due finali di Champions, il Milan in tre anni fa un crollo totale. Quando l’Inter torna da Istanbul, il Milan licenzia Maldini. Troppe cose non capisco. Il Milan ha bisogno solo di una figura, un allenatore. Vero, forte, e le alternative sono solo due: Conte o Allegri”.

Milan, ecco l’allenatore

Così Michael Cuomo fa il nome dell’allenatore: “Tra allenatore e dirigenti vale la proprietà commutativa. Inzaghi non è il miglior allenatore, ma Marotta è il miglior dirigente. Manna non è il miglior dirigente, ma Conte è il miglior allenatore: il miglior allenatore vince la Serie A, il miglior dirigente rischia di vincere la Champions. Non è un caso questo. Il calcio non è solo la scienza di Harvard, è la passione, l’emozione, ma quando al Milan avranno voglia di parlare di questo? Non capisco perché questa voglia che abbraccia tutti non abbracci anche chi ha la fortuna di avere il Milan nelle proprie mani. Il Milan ha anche lo stimolo che chi è vicino lo sta facendo”.

Non servono ex Milan – “No, Il Milan abusa del termine team, ma ha dimostrato di non saperci lavorare. Ogni anno ci chiediamo chi decide. Tutte le società sono team, ma all’Inter per esempio sai cosa fa Ausilio, cosa fa Marotta e cosa fa Baccin. Sai chi trovare e a chi rivolgerti. Ma solo al Milan siamo qui a dirci chi decide cosa e chi comanda. Solo al Milan vediamo l’ad che va a battere i pugni sulla scrivania del proprietario.

Ecco dunque cosa serve al Milan – “”Che tra Ibrahimovic e Furlani non ci sia un rapporto idilliaco è scontato. Che sia un ds o una bandiera io non aggiungerei nessuno al di fuori dello spogliatoio, piuttosto aggiungerei un grande allenatore, che se non è mai stato al Milan faccia capire al Milan squadra e al Milan società cosa significhi essere in una grande società, che è esattamente quanto ha fatto Conte quest’anno. Datemi Conte o Allegri e il 1 luglio sarò felice“.

 

 

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