La finale di Champions League dell’Inter è l’ennesima mazzata per i tifosi del Milan: alimentato il malcontento, non c’è fiducia per il futuro
Sta per volgere al termine una delle peggiori stagioni della storia del Milan. Tutto quello che c’era da sbagliare è stato sbagliato da parte della società. Giorgio Furlani, che ha preso il controllo dell’area sportiva dopo l’allontanamento di Paolo Maldini, è il primo responsabile in quanto amministratore delegato. Anche Geoffrey Moncada ha mostrato grandi lacune e c’è grande delusione anche per l’apporto di Zlatan Ibrahimovic che non si vede e non si sente da settimane (lui come Furlani non erano a Genova con la squadra lunedì).
Nel frattempo, sull’altra sponda del Naviglio, l’Inter conquista la seconda finale di Champions League in tre anni, traguardo che il Milan non raggiunge dalla finale di Atene del 2007. I nerazzurri, invece, sono la terza squadra, dopo Real Madrid e Bayern Monaco, ad averne giocate di più negli ultimi anni. Appuntamento al 31 maggio a Monaco per sfidare il Psg dopo la finale di due anni fa col Manchester City: per chi crede nei segnali del destino, dopo quanto accaduto a San Siro martedì contro il Barcellona, sa benissimo che sono altissime le probabilità di un successo interista.
L’umore dei tifosi: nessuna speranza per il futuro
Con la vittoria di questa Champions League, l’Inter raggiungerebbe quota 4, che non è così distante dalle 7 del Milan. Inoltre, i nerazzurri hanno tutta l’intenzione di non fermarsi e hanno possibilità, competenze e qualità per far sì che questo cammino positivo possa andare avanti ancora per molto tempo. Non c’è alcun dubbio che oggi l’Inter è fra le migliori squadre d’Europa e lo ha dimostrato in questa Champions, fin dalla fase a girone: ed è enorme, quasi indefinita, la distanza col Milan.

I successi dell’Inter e l’ennesima finale di Champions League hanno alimentato lo sconforto dei tifosi milanisti, già parecchio scottati da quanto accaduto l’anno scorso con lo Scudetto vinto in faccia in quel famoso derby del 22 aprile di un anno fa. E ora, a rincarare la dose, l’ennesimo grande traguardo conquistato dai nerazzurri. I sostenitori rossoneri, sui social, hanno speso parole di elogio per i cugini e per il progetto nerazzurro, complimentandosi per questo obiettivo; di contro, si sono ancora scagliati contro la proprietà milanista.
La fiducia nei confronti di Furlani, Moncada, Ibrahimovic e Cardinale praticamente non esiste, come è giusto che sia: i tifosi del Milan non vedono in questo gruppo di lavoro la competenza (e forse anche la volontà) adatta per ricostruire il Milan e riportarlo dove merita di essere. E cresce il rimpianto per l’addio di Paolo Maldini, che era stato quasi profetico nei suoi ultimi mesi da dirigente rossonero.
Aveva mostrato a tutti la strada per poter crescere e colmare il gap con le big, invece RedBird ha preferito andare contro mano e i risultati si sono visti: nel giro di soli due anni, ha portato il Milan al nono posto in classifica, fuori dalla Champions e con poche possibilità di sognare in grande (nonostante l’enorme quantità di milioni spesi sul mercato). Ai tifosi non resta che sperare nella ciclicità del calcio: il Milan è destinato a tornare il Milan, prima o poi. Lo farà con le persone giuste al posto giusto e nel momento giusto. Non ci resta che stringere i denti.