La società rossonera era pronta a farlo, ma adesso è saltato tutto: la decisione riguarda Conceicao e ora è tutto molto più chiaro
Il Milan sta affrontando uno dei momenti peggiori della sua storia. In campo è tutto un disastro: sta per concludersi una delle più brutte stagioni di sempre, nonostante una rosa che, per qualità individuali, è seconda a poche altre in Italia. Quello che manca è tutto il contorno, fondamentale per costruire una squadra vincente: una mentalità solida, un progetto chiaro e lineare, una società che tira fuori il meglio da ogni tesserato, che sia allenatore o giocatore. Tutto ciò al Milan è impossibile proprio perché manca quel giusto contesto.
Al contrario, oggi il Milan è un buco nero: chiunque viene inghiottito e non si sa che fine faccia. Sergio Conceicao ha deluso gravemente le attese: erano tutti convinti che fosse la scelta giusta, invece la squadra con lui (nonostante i cambiamenti a gennaio da lui richiesti) è uscita dalla Champions per mano di Dinamo Zagabria e Feyenoord, non è mai stata in corsa per il quarto posto e ha perso la finale di Coppa Italia. Un disastro totale, eppure la società era pronta a puntare ancora su di lui.
La rivelazione su Conceicao, il Milan era pronto a confermarlo
Il Milan, infatti, avrebbe confermato Sergio Conceicao in caso di vittoria della Coppa Italia. A rivelarlo è Gianluigi Longari, il giornalista di Sportitalia. “L’orientamento dell’attuale dirigenza sarebbe stato quello di evitare cambiamenti qualora la finale fosse andata in modo diverso“: per questa dirigenza, quindi, a quanto apre, sarebbe bastata una misera Coppa Italia per garantire la conferma ad un allenatore che, invece, ha fallito tutti gli altri obiettivi.

“Se il Milan avesse vinto, c’erano grosse possibilità per Conceicao di rimanere sulla panchina rossonera anche in futuro. E chissà se con un direttore sportivo in più“, ha aggiunto Longari. Una situazione che ricorda molto quella di Stefano Pioli un anno fa: si diceva che in caso di vittoria dell’Europa League, l’allenatore sarebbe rimasto al suo posto; invece, l’eliminazione per mano della Roma ha sancito la fine del suo percorso in rossonero.
Lo stesso vale per Conceicao, anche lui quindi tagliato fuori dopo una partita nella Capitale. Si ripartirà quindi con un nuovo allenatore: si parla di un tecnico italiano, con Maurizio Sarri, libero da vincolo contrattuali, in pole insieme a Vincenzo Italiano. I paletti sono sempre gli stessi: profilo basso, stipendio contenuto e zero interferenze con il mercato. Solite condizioni che limiteranno per sempre i risultati sportivi del Milan.