Paolo Maldini ed il Milan, torna con forza il nome dell’ex capitano rossonero: stavolta i tifosi sono infurati
Una mazzata tremenda che ha fatto incrinare, semmai fosse possibile, ancora di più i rapporti tra i tifosi rossoneri e la dirigenza di casa Milan. Un ko che fa male, malissimo quello incassato in finale di Coppa Italia contro il Bologna. Il Milan non è quello che da un paio di anni stiamo vedendo. E i tifosi lo sanno meglio di tutti.
Una frattura che oggi, al di là dei risultati, pare insanabile. Tutto è nato esattamente due anni fa quando, come un fulmine a ciel sereno, Gerry Cardinale decise di licenziare Paolo Maldini e Frederic Massara, rispettivamente dt e ds di un Milan che aveva conquistato da outsider uno Scudetto assolutamente meritato. Due anni e tante delusioni alle spalle, un nuovo modo di dirigere uno dei club più titolati e con maggiore storia europea della storia del calcio: risultati? Zero.
Il Milan è lontanissimo da Napoli ed Inter, vige il caos non solo per le scelte che andranno messe nere su bianco in sede di calciomercato ma anche e soprattutto per la direzione tecnica. Sergio Conceicao non sarà l’allenatore del Milan l’anno prossimo, nonostante il contratto in scadenza il 30 giugno 2026 dell’ex Porto. Sarà addio, non è ancora chiaro chi possa rimpiazzarlo e fare molto meglio. I problemi partono dall’alto, da una dirigenza con tante idee, confuse, poco chiare, spesso contraddittorie.
Il rischio è che tra un mese abbondante, alla riapertura della sessione estiva di calciomercato, si torni all’ennesimo anno zero. I tifosi sono stanchi. E come dargli torto? Si chiama a gran voce il nome di Paolo, figlio di Cesare, leggenda in campo, per molti il difensore più forte della storia, dirigente capace e vincente, ‘scartato’ troppo presto in nome di una gestione fredda per un club di calcio.
Milan, frattura insanabile: tifosi all’attacco
Un modo ben lontano da chi è abituato non a vincere ma a stravincere. La storia del Milan di Berlusconi è sotto gli occhi di tutti. I tifosi del Milan si sono fatti sentire sui canali ufficiale del club rossonero.

Segnali di protesta e contestazione alla dirigenza, evidentemente, incapace di disegnare un progetto solido, convincente e vincente. Nulla da fare. Nei pensieri di chi ama il ‘Diavolo’, da sempre, non può non esserci Paolo. Uno che la storia del Milan l’ha fatta con cuore e talento.
E così nei commenti, in particolare del post che vi riportiamo qui sotto, si sono scatenati. Commenti, gif, frecciate. Tutto si rifà a Maldini, al suo legame col Milan e i milanisti, al suo operato tutt’altro che scellerato anche nel ruolo – all’epoca da novizio – di direttore dell’area tecnica.
Perché il Milan e i milanisti meritano di più. Un progetto solido, una squadra vincente, un Dna riconoscibile. Tutto chiaro, tutto fa ripensare ancora a Paolo. E chissà che le voci di un suo ritorno, con una proprietà nuova (si vocifera, ma non ci sono conferme, del colosso Aramco) non possa riportare entusiasmo al popolo milanista. Il pensiero, intanto, rimane sempre lì.