Riavvicinamento fra il Milan e il dirigente: la soluzione definitiva per il direttore sportivo può essere lui, i dettagli
Tutto come previsto. Le scelte fatte l’estate scorsa avevano fatto scattare l’allarme: chiunque, tifosi e non solo, sapevano che fossero sbagliare. Chiunque, tranne i dirigenti del Milan. Giorgio Furlani ha preso il controllo dell’area sportiva, pur non avendo alcun tipo di competenza calcistica, a giugno 2023 dopo la inspiegabile cacciata di Paolo Maldini: da quel momento, è iniziato il tracollo. Da uno Scudetto e una semifinale di Champions League all’ottavo (o addirittura nono) posto in classifica e fuori dalle coppe europee: un fallimento in piena regola, che non porterà a grosse conseguenze.
L’unico dirigente in bilico in questo momento è Jovan Kirowski, l’amico di Ibrahimovic messo a capo del progetto U23. Risultato? Milan Futuro in Serie D (prima storica retrocessione di una seconda squadra). Furlani ovviamente non si tocca, e così probabilmente anche Moncada. Al massimo, il Milan inserirà un direttore sportivo, ma chi? La Gazzetta dello Sport ha fatto il nome di Lee Congerton, un gallese ex Atalanta, ma oggi arrivano nuove indiscrezioni su un ritorno di fiamma.
Di nuovo vicino al Milan, la soluzione definitiva può essere lui
Non è ancora chiaro se il direttore sportivo arriverà o meno: se ne parla da mesi, ma quando siamo ormai a fine stagione una decisione non è ancora stata presa. Sembrava fatta con Paratici, sicuramente l’uomo giusto, ma come al solito qualcosa è andato storto e c’è stato un improvviso dietrofront da parte di Furlani. C’è ancora in corsa Tony D’Amico dell’Atalanta e, a lui, si è aggiunto, come detto, Congerton. Ma attenzione al ritorno di fiamma.

Diverse fonti infatti nelle ultime ore parlano di un riavvicinamento con Igli Tare, l’ex direttore sportivo della Lazio fermo da quando ha detto addio alla capitale. Con lui ci sono stati diversi incontri a Roma con Furlani: libero da vincoli contrattuali, il Milan avrebbe potuto già chiudere per il suo arrivo, così da iniziare a lavorare e a programmare l’estate, così non è stato, questo fa pensare che ci siano un po’ di dubbi in merito.
Il tempo però stringe e di buone soluzioni ce ne sono davvero poche. Ecco perché potrebbe esserci un ritorno di fiamma per Tare, che porterebbe sicuramente un po’ più di competenza nel gruppo di lavoro: con la Lazio ha fatto bene e con budget irrisori, ha l’esperienza giusta e conosce il campionato italiano.