Svolta Milan, in arrivo il direttore sportivo: scelta fatta

Svolta per la scelta del direttore sportivo: il Milan ha finalmente decisivo, scatto importante per l’arrivo del dirigente. I dettagli

Ibrahimovic e Furlani a bordo campo
Il Milan ha scelto il diesse (ANSA) – MilanLive.it

Il Milan sembra aver sciolto le riserve per quanto riguarda la scelta del direttore sportivo. Giorgio Furlani aveva raggiunto un accordo con Fabio Paratici per poi fare dietrofront: erano già pronti i contratti ma poi c’è stato il solito strano ripensamento da parte dei rossoneri. Da quel momento il casting è ripartito: troppo difficile arrivare a Tony D’Amico, legato all’Atalanta da un contratto lungo e ricco, e non ci sono conferme su Lee Congerton, nome fatto di recente.

Come scrive la Gazzetta dello Sport, alla fine si ricomincia dal punto di partenza: avanti tutta su Igli Tare, l’uomo che aveva scelto Ibrahimovic a marzo (e che ancor prima Maldini voleva nel 2019 prima di andare su Frederic Massara). L’ex direttore sportivo della Lazio è libero da vincoli contrattuali, a differenza di tutti gli altri, e per questo è più facile da prendere e da convincere. Era all’Olimpico per la finale di Coppa Italia ma non ci sono stati contatti coi dirigenti, ci sono stati invece confronti nelle ultime ore.

Milan-Tare, avanti tutta: la scelta è fatta

Ibrahimovic, spiega la Gazzetta dello Sport, aveva incontrato Tare già a metà febbraio con l’appoggio di Cardinale. L’ipotesi è stata poi messa in stand-by dopo il viaggio di Furlani negli States per incontrare il proprietario di RedBird: da quel momento, lo svedese sembra essere uscito di scena e la questione è passata nelle mani dell’amministratore delegato. Che però è tornato al punto di partenza, a quanto pare.

Tare ex dirigente della Lazio
Il Milan ha scelto Tare (ANSA) – MilanLive.it

Nelle ultime ore c’è stato un contatto telefonico fra Tare e Furlani, probabilmente per avanzare in maniera più concreta verso un accordo. Il dirigente è fermo da più di un anno: ha fatto un ottimo lavoro negli anni alla Lazio, è abituato a lavorare con budget piccoli e conosce il campionato italiano. Evidentemente, gli sta bene l’idea di lavorare in gruppo e di collaborare con persone che hanno cominciato a fare mercato ancor prima del suo arrivo (per stessa ammissione di Furlani di recente).

Tare è sicuramente un elemento importante di conoscenza e competenza, ma è chiamato ad un lavoro molto importante. Dovrà convivere con altri dirigenti e non avrà mai pieni poteri sulle decisioni da prendere, anche se, eventualmente, sarebbe quello con maggior credibili all’interno del gruppo di lavoro. Con il suo arrivo si potrebbe escludere l’opzione Sarri per la panchina: fra i due alla Lazio non c’è stato un buon rapporto e si dice che sia stato il motivo del suo addio ai biancocelesti dopo tantissimi anni.

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