Tare sarà il nuovo direttore sportivo del Milan: il dirigente ha le idee chiare per la panchina e spinge per un nome

Il Milan ha scelto Igli Tare. Dopo tre mesi, la società ha finalmente sciolto le riserve: sarà l’ex Lazio ad unirsi al gruppo di lavoro e occupare il posto lasciato da Frederic Massara due anni fa. Come al solito, anche questa è una decisione arrivata in seguito a strani incastri. Era il primo nome di Ibrahimovic, poi era stato messo in attesa da Furlani dopo il suo viaggio negli States da Cardinale per imporsi sullo svedese. Dopo una lunga serie di “provini”, alla fine è ripartito dall’inizio: il direttore sportivo sarà Tare, che dovrebbe firmare un contratto di due anni con opzione per il terzo. Risolto questo problema, adesso bisognerà capire chi sarà, invece, l’allenatore.
Sergio Conceicao non ha chance di conferma soprattutto dopo la sconfitta in finale di Coppa Italia col Bologna. Si sono fatti diversi nomi ma molti di questi sono da scartare: ad esempio, è difficile pensare a Maurizio Sarri in panchina con Tare dirigente considerando che i due non si sono lasciati benissimo ai tempi della Lazio. Conte è tentato dalla Juventus e De Zerbi non si muove da Marsiglia.
Tare nuovo direttore sportivo del Milan, la scelta per la panchina
Tare potrebbe quindi spingere per Massimiliano Allegri, nome che convince anche buona parte dei tifosi (inspiegabilmente considerando il fallimento recente alla Juventus). L’allenatore livornese è pronto a tornare dopo un anno di stop ma su di lui c’è anche il pressing di Claudio Ranieri e della Roma: i giallorossi, dopo quest’anno difficile, vogliono lanciare un segnale forte e Allegri è in cima alla lista dei desideri per la panchina.

A questo punto al Milan restano poche opzioni fra gli allenatori italiani disponibili: Gasperini potrebbe liberarsi dall’Atalanta ma attenzione ad un possibile sorprendente rinnovo fino al 2027 che Percassi gli ha proposto, Thiago Motta è un’ipotesi interessante ma al momento non c’è nulla, attenzione poi alla pista Roberto Mancini, proposto dal suo agente al Milan e che ha un ottimo rapporto con Tare.
A questi poi possono aggiungersi anche altre ipotesi che finora non sono state valutate, ma l’idea sembra essere quella di andare su un profilo italiano. Sullo sfondo resta Vincenzo Italiano, che ha appena vinto la Coppa Italia col Bologna. Il problema è che le opzioni scarseggiano perché le altre, a differenza dei rossoneri, non perdono tempo e si muovono con grande anticipo. Il Milan ci ha messo invece tre mesi per prendere un direttore sportivo libero da vincoli contrattuali e che era stato scelto tre mesi fa.