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Se ne va di nuovo in prestito, il Milan ha deciso di lasciarlo andare

La necessità di rifondazione passa anche dal trovare il più in fretta possibile una sistemazione a coloro che non rientrano nel progetto.

Sono giorni di grande fermento in casa Milan. Delineata a dovere l’area tecnica, con Massimiliano Allegri che tornerà a sedersi sulla panchina rossonera a distanza di oltre undici anni e Igli Tare pronto a dirigere le operazioni da dietro la scrivania, è giunto il momento di fare la conta nell’attuale organico tra chi può rimanere e chi invece è bene prenda altre strade.

igli tare in tribuna allo stadio olimpico di roma
Il Milan ha scelto di non confermarlo (foto Ansa) Milanlive.it

In questi frangenti a prevalere dev’essere sempre la razionalità. È chiaro che, se si lasciasse il sopravvento alla componente emotiva dell’animo umano, a fronte di come si è conclusa la scorsa stagione del Milan uno vorrebbe mettere in atto un repulisti generale e rivoltare la rosa come un calzino. Solo facce nuove, per segnare una netta linea di demarcazione con il passato e ricominciare da zero.

Tuttavia questo sarebbe un modo troppo impulsivo di affrontare una situazione che comunque si prospetta complessa. L’aver preso Tare come direttore sportivo è stata una scelta che, saggiamente, va proprio nella direzione opposta a questo modo di fare. Tra i giocatori in forza al Milan ce ne sono tanti che valgono ben più di quanto fatto vedere sotto la guida di Paulo Fonseca prima e Sérgio Conceição poi.

Bennacer, toccata e fuga: il Milan se ne sbarazza

Anche l’intenzione di affidarsi ad un allenatore come Allegri è dipesa proprio dalla capacità del tecnico livornese di lavorare con gli uomini che gli vengono messi a disposizione e di non pretendere ribaltoni dall’oggi al domani. Al di là di quanto spesso venga criticato sul piano del gioco proposto dalle sue squadre, Allegri è invece l’allenatore che per antonomasia sa fare di necessità virtù, valorizzando al massimo il materiale che ha fra le mani.

Tra i giocatori che però sicuramente non rientreranno nel nuovo corso milanista vi è Ismaël Bennacer. La doccia fredda è arrivata dall’Olympique de Marseille che contro ogni pronostico ha scelto di non esercitare il diritto di riscatto sul prestito con il quale il mediano algerino era giunto in Francia nello scorso mercato di gennaio.

bennacer in maglia rossonera mentre bisbiglia qualcosa a un compagno
Il Milan lo dà via a tutti i costi (foto LaPresse) Milanlive.it

Per lui si era trattato di un ritorno in patria dato che è nativo di Arles, a poco più di un’ora d’automobile di distanza da Marsiglia. Tuttavia non è riuscito ad imporsi come titolare inamovibile nell’undici di Roberto De Zerbi che, pur non disprezzandolo, lo ha utilizzato come buon rincalzo.

Con la maglia dei ‘Phocéens’ Bennacer ha giocato giusto dodici partite, delle quali una sola senza essere sostituito in corso d’opera, contro il Tolosa. Ciononostante il club francese non disdegnerebbe averlo nuovamente tra le proprie fila, prolungando il prestito in essere. Una formula che, malgrado non porti un ritorno economico nell’immediato, il Milan ha deciso di accettare lasciando così nuovamente andare il classe ’97, protagonista assoluto dell’ultimo scudetto vinto dal Diavolo.

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