Il ritorno in Nazionale con Ancelotti è adesso possibile: l’annuncio del difensore brasiliano, 40 anni, spiazza tutti
Thiago Silva, a 40 anni già compiuti, non ha alcuna intenzione di mollare. Lo abbiamo visto in queste settimane al Mondiale per Club con la maglia del Fluminense: nonostante l’età, è ancora uno dei migliori difensori al mondo. Per informazione chiedere agli attaccanti del Borussia Dortmund, incapaci di superarlo in uno contro uno o sulle palle alte. Uno stato di forma eccezionale di un giocatore straordinario che continua a stupire, come fece all’inizio della sua carriera con la maglia del Milan. Arrivò in Italia a gennaio ma, per questioni di burocrazia, non potè giocare per sei mesi, ma quel periodo è stato molto importante per lui perché ebbe la possibilità di stare al fianco di Carlo Ancelotti e di Paolo Maldini.
Thiago ritrovò poi Ancelotti nei suoi anni al Paris Saint-Germain e adesso l’allenatore italiano è il commissario tecnico del suo Brasile. Il difensore, attualmente impegnato al Mondiale per Club, non ha alcuna voglia di mollare e fino ad oggi non ha mai fatto nessun tipo di annuncio sul suo rapporto con la Nazionale. E chissà che l’arrivo di Carletto non possa aprire la strada ad un suo ritorno in maglia gialloblu.
Thiago Silva di nuovo in Nazionale, l’annuncio del difensore
Lui è pronto: se Ancelotti chiama, Thiago Silva risponderà alla convocazione. Lo ha annunciato pochi giorni fa in una bella intervista rilasciata ai microfoni di DAZN. Il difensore, che ha già compiuto 40 anni, non sembra avere in programma un ritiro dal calcio giocato: si sente ancora all’altezza della situazione e lo dimostra ogni volta che ne ha l’opportunità, come in questo Mondiale per Club con il Fluminense, dove si è trasferito di recente dopo la scadenza del contratto col Chelsea.

In merito alla possibilità di tornare in Nazionale, Thiago Silva ha rilasciato le seguenti dichiarazioni che riguardano anche un curioso retroscena sui suoi primi mesi al Milan, sulla particolare richiesta di Ancelotti alla società e sulla sua vicinanza (fondamentale) a Maldini: “Nutro grande affetto per Ancelotti. Nei sei mesi al Milan in cui non potevo giocare, aveva chiesto alla società di convocarmi ogni partita così che potessi guardare cosa faceva Maldini. Mi ha aiutato tanto. A Parigi ero già Thiago, più o meno conosciuto, e in quel caso è stato più facile. Io non ho mai detto addio alla Nazionale, se lui vuole convocarmi io ci sarò“.