Ai tempi del Milan, Cassano accusò un malore al rientro da una trasferta a Roma. L’intervento del dottor Tavana fu fondamentale, il racconto anni dopo

Antonio Cassano è stato un talento straordinario. Sono tutti d’accordo: con un’altra testa, sarebbe stato fra i migliori giocatori di sempre. Un genio totale: ci sono giocate e assist che ancora oggi sono ricordate con grande entusiasmo. I tifosi del Milan hanno potuto goderselo anche con la maglia rossonera: arrivato a gennaio 2011 con un colpo di scena in pieno stile Adriano Galliani, fu determinante per la vittoria dello Scudetto con Allegri in panchina. L’assist per Strasser a Cagliari, per tre punti pesantissimi, è stato decisivo così come tante altre giocate. Purtroppo durante l’esperienza in rossonero ha avuto anche seri problemi di salute: un difetto anatomico cardiaco gli causò un malore al rientro da una trasferta a Roma e il dottor Tavana insieme e il dottor Mazzoni gli salvarono letteralmente la vita. Oggi, a tanti anni di distanza da quello spiacevole episodio, è stato raccontato cosa successe quella sera e come riuscirono ad accorgersi del suo problema che, fino a quel momento, non gli aveva mai dato sintomi.
Il malore di Cassano e l’intervento del dottor Tavana
Rudy Tavana è stato uno storico medico del Milan durante l’era Silvio Berlusconi. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha raccontato tantissimi episodi in merito alla sua decennale esperienza in rossonero. Fra questi episodi c’è anche quello di Cassano: il suo intervento, così come quello di Mazzoni (attuale medico del club), fu fondamentale per salvare la vita al calciatore barese.

Ecco il racconto di Tavana di quei angoscianti minuti e ore: “Atterrati a Malpensa, di ritorno da una trasferta a Roma, Thiago Silva venne da me: ‘Dottore, Cassano non sta bene, è confuso’. Il dottor Mazzoni e io lo rintracciammo al parcheggio. Voleva rientrare a casa con la sua auto. Gli facemmo degli esami neurologici di base, c’era qualcosa che non andava. Gli dissi: ‘Sali, ma la tua auto la guida il dottor Mazzoni, che ti porterà al Policlinico’. Non sapevamo che cosa fosse, poteva essere un’ischemia, dovevamo accorciare i tempi per ridurre eventuali danni. Mazzoni rimase a dormire con lui in stanza, non deve essere stata una notte facile… Gli accertamenti stabilirono che si trattava di un problema neurologico che originava dal cuore. Cassano venne operato e il guaio risolto, riebbe l’idoneità agonistica. Cassano mi ringraziò modo suo: ‘Nel parcheggio, la tua autorevolezza mi ha costretto a obbedire'”.
Casualità, il problema di Cassano era lo stesso di un altro rossonero di qualche anno prima: “Tra l’altro, qualche anno prima della stessa cosa aveva sofferto Egidio Calloni (ex centravanti del Milan negli Anni Settanta, ndr). A lui andò due volte bene: il malore gli venne mentre era alla guida, usci di strada, si salvò”.





