Adani ha analizzato la partita fra Milan e Bologna di sabato e ha confermato la fiducia in Allegri soprattutto per un aspetto

La serata di sabato a San Siro contro il Bologna sembra aver convinto chiunque. Il Milan, contro un avversario di buon livello (anche se ancora in fase di ricostruzione dopo il mercato estivo), ha ottenuto tre punti importanti e lo ha fatto con una prestazione di buonissimo livello. I ritmi sono stati molto blandi soprattutto nel primo tempo, ma i rossoneri hanno meritato di segnare, grazie ad un gol bellissimo di Luka Modric con l’aiuto non di poco conto di Alexis Saelemaekers, e di portare a casa il successo. Ieri c’è stato il primo appuntamento della stagione di Viva el Futbol, la trasmissione Twitch e YouTube di Adani, Ventola e Cassano. Come al solito sono state analizzate nel dettaglio tutte le partite, compresa ovviamente quella di San Siro fra Milan e Bologna. Anche loro si sono espressi in maniera positiva sulla prestazione del Milan, con Cassano che ha sottolineato come, dopo tanti anni, abbia finalmente visto qualcosa di diverso da una squadra di Allegri.
Adani analizza Milan-Bologna e spiega perché dà fiducia ad Allegri
Fin dall’estate, Adani ha parlato in maniera positiva dell’arrivo di Allegri al Milan. Ha sempre sostenuto che potesse essere un buon progetto, sperando di rivedere l’allenatore del primo ciclo alla Juventus. E ha confermato queste sue sensazioni anche dopo la partita contro il Bologna, e ha anche spiegato cos’è che gli fa avere fiducia in questo nuovo percorso.

Ecco le dichiarazioni di Adani in merito al lavoro di Allegri: “C’è una cosa che mi fa dare fiducia al progetto, per esempio quando al 90′ dice che il Milan deve migliorare. Per primo Allegri sa che ci vuole un’altra proposta. Le azioni del Milan, che hanno procurato un gol e quattro pali, ce ne sono state un paio fatte bene. Le giocate sono state giuste. Ed è quello che speravo e che abbiamo ottenuto“. Da una parte quindi la fiducia di Adani, dall’altra le perplessità di Cassano. Che ha sì sottolineato anche lui le cose buone viste nella partita di sabato (“Per la prima volta dopo cinque anni ho visto un minimo“) ma per lui sono state una casualità: vuole aspettare test più difficili, quindi contro squadre di un altro livello, prima di esporsi in maniera definitiva. Ma una cosa è certa: “Sono pronto a cambiare idea perché non sono stupido“, ha concluso.





