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È un altro Nkunku con la Francia: perché al Milan non funziona e cosa deve cambiare Allegri

Nkunku è un altro giocatore con la maglia della Francia rispetto al Milan: Allegri deve prendere spunto da Deschamps per valorizzarlo

Nkunku applaude con la Francia
Nkunku è diverso con la Francia (ANSA) – MilanLive.it

Christopher Nkunku è stato preso di mira dai tifosi del Milan fin dal suo arrivo. La rete contro il Lecce in Coppa Italia aveva acceso una scintilla di entusiasmo per le sue qualità, ma poi le difficoltà nelle ultime gare da titolare in assenza di Santiago Gimenez hanno rimesso tutto in discussione. In tanti si chiedono il senso del suo acquisto: Igli Tare lo ha portato al Milan per 40 milioni, una cifra enorme che però rispecchia il valore del giocatore, certamente uno dei migliori talenti recenti del calcio francese.

Con Lipsia e Chelsea ha fatto cose importanti, ma forse le sue caratteristiche non erano quelle che servivano ad Allegri. Che aveva chiesto un centravanti come Dovbyk. Non a caso, dopo la gara col Lecce in campionato, poche ore dopo il suo arrivo, pubblicamente l’allenatore faceva intendere che non sapeva ancora dove farlo giocare. Senza Gimenez, lo ha utilizzato da centravanti, ruolo che non rientra assolutamente nelle sue corde (o comunque non come vorrebbe Allegri). Non è un caso che abbia fatto così tanta fatica. Eppure, ieri, titolare con la Francia, ha sfornato una prestazione di buonissimo livello.

I numeri di Nkunku con la Francia: è un altro giocatore rispetto al Milan

Rientrato in Nazionale di recente dopo oltre un anno (a causa dei tanti problemi fisici delle scorse stagioni), è stato convocato anche per questo sosta di novembre da Didier Deschamps, che conferma di avere grande stima di lui e che sta valutando se portarlo o no al Mondiale. Ieri Nkunku ha giocato titolare contro l’Azerbaijan e lo ha fatto da trequartista nel classico 4-2-3-1 francese. Ha anche segnato un gol, poi annullato dal VAR.

Nkunku esulta
Nkunku è diverso con la Francia (ANSA) – MilanLive.it

Grazie a Sofascore, abbiamo confrontato le statistiche del suo rendimento di ieri contro quello contro il Parma, visto che il minutaggio è praticamente lo stesso (60′ al Tardini e 62′ in Nazionale), tendendo conto anche dell’enorme differenza di qualità dell’avversario. Sono soltanto 18 i tocchi di Nkunku contro il Parma, mentre ha raggiunto quota 46 in Azerbaijan-Francia; due dribbling tentati e riusciti ieri, zero nell’ultima gara col Milan.

6 passaggi nella metà campo avversaria contro la squadra di Carlos Cuesta, 24 con la Francia. C’è una netta differenza anche nelle due mappe di calore: in Nazionale, Christopher ha maggior libertà di movimento per tutto il fronte offensivo e non solo, mentre a Parma non lo abbiamo mai visto partire da sinistra (posizione che lui predilige ma già occupata da Rafael Leao) e ha sempre mantenuto una posizione da centro destra.

Allegri prenda spunto da Deschamps: così valorizza Nkunku

I numeri come sempre bisogna contestualizzarli. Il Parma, seppur una squadra di bassa classifica e reduce da grosse difficoltà, non è dello stesso livello dell’Azerbaijan, ma è chiaro che Nkunku con la Francia è tutt’altro giocatore anche nell’approccio psicologico alle gare. Ha meno paura di sbagliare, tenta la giocata e si sente più libero di muoversi e di trovare la giusta posizione.

Al Milan è invece ingabbiato in un sistema di gioco scheletrico, con poche possibilità di movimento a causa dell’ingombrante ruolo di Leao (e anche di Pulisic) e con un gioco che non è votato al dominio costante ma solo a lampi e fasi. Se Allegri vuole valorizzare Nkunku, deve certamente cambiare le sue funzioni in partita. Il problema è: come farlo se ci sono anche Leao e Pulisic? Forse il problema non è Nkunku, ma chi ha deciso di prenderlo.

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