Il punto della situazione dopo la vittoria contro l’Inter domenica. Le statistiche relative alla squadra di Allegri non lasciano davvero dubbi

Sono i giorni di Mike Maignan. Le luci dei riflettori sono puntate sul portiere francese, protagonista assoluto del derby con tre interventi decisivi: il capitano ha detto no a Marcus Thuram e Lautaro Martinez, prima di neutralizzare il penalty di Hakan Calhanoglu, che ha fatto impazzire proprio tutti i sostenitori del Diavolo.
Il Milan, dunque, è riuscito a portare a casa i tre punti, difendendo l’uno a zero firmato Chris Pulisic. La squadra di Massimiliano Allegri ha così esultato con l’ennesimo clean sheet stagionale. Tra Serie A e Coppa Italia sono state ben otto le partite senza subire gol.
Guardando ai big match, Mike Maignan è stato chiamato a raccogliere il pallone in fondo al sacco in una sola occasione, contro il Napoli: in quella circostanza è stato de Bruyne a trasformare il rigore e a battere il francese; poi porta inviolata con Roma, Inter, Bologna e Juventus.
Milan al Max, Allegri ha cambiato il Diavolo
I numeri non mentono mai e allargando il campo ci dicono che in dodici gare di Serie A sono stati nove i centri subiti. Lo scorso anno – alla stessa giornata (recupero col Bologna compreso) – furono ben sedici.
Dietro a queste statistiche, ovviamente, si nasconde la mano di Massimiliano Allegri, ma dopo aver esaltato Mike Maignan, è giusto sottolineare la crescita dei tre centrali che sono diventati dei veri e propri pilastri della squadra.

Gabbia, Tomori e Pavlovic sono delle certezze. L’italiano è ormai un leader del Milan, come sognava da bambino: “Ho sempre avuto la voglia e l’ambizione di diventare un giocatore importante per questa squadra. Felice che la squadra stia andando bene. Speriamo che questo possa essere un bellissimo anno“. Ha affermato il calciatore cresciuto e diventato grande nei rossoneri ai microfoni di Sky.
C’è dunque tanta consapevolezza e speranza tra i giocatori del Diavolo, che iniziano a maturare il sogno di vincere lo Scudetto.
Per quanto riguarda la fase difensiva, che coinvolge tutta la squadra, la Gazzetta dello Sport mette in evidenza un dato interessante, che va un po’ in controtendenza con il calcio di oggi: il Milan è la squadra che in Serie A va meno in pressing. I rossoneri, dunque, sono poco aggressivi, una scelta precisa, evidentemente, richiesta da Allegri, che porta il Milan ad aspettare l’avversario, invitandolo a scoprirsi per poi colpire con le ripartenza.





