L’analisi del gol di Christian Pulisic che ha regalato i tre punti al Milan contro il Torino: sembra semplice, ma non lo è.
Massimiliano Allegri dice sempre che il calcio è semplice, ma in realtà non lo è. Sono giocatori come Christian Pulisic che lo fanno sembrare tale, perché sono troppo superiori agli altri in ogni caratteristica. Nel secondo gol di ieri contro il Torino, quello del 3-2 finale, è un quadro completo di tutte quelle che sono le sue qualità: dall’intelligenza calcistica alla capacità di associazione coi compagni, dalla lettura della situazioni alle capacità tecniche. L’azione la comincia lui: esce dal traffico dell’area di rigore del Toro e si fa dare palla da Modric, a quel punto scarica su Loftus-Cheek.
C’era un solo modo per segnare ed è quello che Pulisic fa
L’inglese riceve e Ricci taglia alle spalle, così da portare dietro a sé il difensore e aprire un grosso buco nella difesa granata. A quel punto Pulisic potrebbe andare ad occupare quello spazio, invece lascia che lo faccia Nkunku. Lui va al centro perché sa già che la palla sarebbe arrivata lì: quelli come lui vedono le cose prima che accadano. La palla di Ricci è buona ma non perfetta, infatti ribalza poco prima di arrivargli. A quel punto viene fuori tutta la sua incredibile qualità: ha un solo modo per colpirla e fare gol, ed è esattamente quello che fa.





