Il rossonero potrebbe lasciare il Milan nonostante sia attualmente infortunato: Furlani e Tare pronti ad ascoltare offerte

Non è un momento facile per Santiago Gimenez. Ha trascorso un’estate fra una voce di mercato e l’altra, con Tare e Allegri pronti a cederlo al primo offerente. Si è visto messo sul mercato in mondovisione prima di Lecce con le dichiarazioni del direttore sportivo che ha parlato apertamente dell’ipotesi scambio con Dovbyk. Alla fine è rimasto perché voleva così, Allegri gli ha dato comunque fiducia e lui inizialmente non è riuscito a ripagarla. Finora ha segnato soltanto un gol in Coppa Italia, zero in campionato. E questo ha alimentato il malcontento dell’ambiente nei suoi confronti, arrivato un anno fa per 30 milioni dal Feyenoord. Poi l’infortunio: l’ultima partita giocata risale a fine ottobre, di recente è stato costretto ad operarsi e questo significa almeno altri due mesi di stop. Il rientro è previsto a febbraio, ma allora potrebbe non vestire più la maglia del Milan.
Gimenez è ancora sul mercato: Furlani pronto ad ascoltare proposte

Nonostante l’infortunio infatti non si placano le indiscrezioni sulla sua possibile cessione. Sappiamo che squadre di Premier League lo hanno messo nel mirino, in particolar modo il Brentford e il Sunderland. Non sono arrivate però offerte concrete finora, figuriamoci ora che è anche infortunato. Il Milan però è pronto ad ascoltare qualsiasi tipo di proposta, magari anche al ribasso, a riprova del fatto che la fiducia nei suoi confronti è scaduta. Nei giorni scorsi si è parlato anche dell’ipotesi Galatasaray per sostituire Mauro Icardi, in scadenza di contratto il prossimo giugno. Anche in quel caso, però, niente di particolarmente avanzato. La volontà dei rossoneri però è chiara: Gimenez, nonostante l’infortunio, è sul mercato. Furlani e Tare sono pronti ad ascoltare eventuali offerte, meglio se a titolo definitivo.
Con l’arrivo di Niclas Fullkrug, il Milan ha inserito in rosa un elemento con le caratteristiche che Allegri cercava, diverse da quelle di Gimenez (che resta un centravanti puro non valorizzato dal gioco dell’allenatore come nel caso di Vlahovic). Il tedesco è stato preso in prestito fino a giugno con diritto di riscatto: per adesso gli unici costi che porta sono quelli dell’ingaggio da qui a fine stagione, quindi solo la metà dei 5 milioni che percepisce al West Ham. Ecco perché il Milan l’ha preso: perché costa poco. Un affare che somiglia molto a quello col Manchester City di un anno fa con Kyle Walker, ed è probabile che il finale sarà lo stesso. Difficilmente infatti il Milan spenderà 10 milioni per il riscatto di un giocatore di 33 anni, a meno che non segni tantissimo e convinca la società a fare uno strappo alla regola.




