Inzaghi: “Abbiamo obiettivi ambiziosi, Torres lo conosciamo bene”

Filippo Inzaghi
Filippo Inzaghi

Ecco le dichiarazioni di mister Pippo Inzaghi nella conferenza stampa alla viglia dell’esordio in campionato del suo Milan contro la Lazio. Di seguito, ecco le sue dichiarazioni:

 

L’esordio in Serie A per Inzaghi è ormai alle porte: “Speriamo che il futuro sia iniziato il 10 luglio, quando ci siamo ritrovati e cercato di ricostruire. Siamo in crescita, non so a che punto siamo. Stiamo migliorando. Ho sempre chiesto di aspettare il 31 agosto per dare giudizi. Sento che la squadra è pronta, il campo dirà se siamo stati più bravi della Lazio. Credo che anche per gli altri non sarà facile giocare a San Siro con noi”.

 

Sulla sfida contro la Lazio: “Potrebbe essere una delle sorprese di questo campionato, ha giocatori di grande velocità in avanti. Dovremo stare attenti, è una squadra da trasferta e non è un bene per noi. Hanno forze e difetti e cercheremo di approfittarne. L’obiettivo è rinconquistare San Siro. Domani ci sarà voglia, dopo due mesi posso dire che si è ritrovata la caparbietà e il Dna Milan. Questa è una buona base”.

 

Sulla condizione fisica: “Stiamo crescendo molto. Non so a che punto siamo. Partita dopo partita siamo sempre più squadra, abbiamo migliorato punti tecnici e tattici. Sono fiducioso, ho visto la squadra allenarsi bene. Era una squadra preoccupata e poco convinta della sua qualità”.

 

Inzaghi freme per l’esordio ufficiale in Serie A: “Sono emozionato, il calcio si vive d’emozioni. Da allenatore dormo molto meno rispetto a prima: è difficile essere sempre credibile lasciare fuori qualche giocatore. E’ un lavoro gratificante, spero di riposare qualche ora. Domani ci sarà bisogno anche di me. Ringrazio la mia famiglia per quello che sono. A livello calcistico, vorrei ringraziare il Milan e la sua dirigenza. Quando mi hanno fatto allenare gli Allievi pensavano che un giorno sarei arrivato in Prima squadra. Le giovanili mi sono servite molto”.

 

Su Antonio Conte e la sua visita a Milanello: “Mi ha detto che ci segue, ci sono diversi giocatori che potrebbe chiamare. Questo significa che abbiamo una squadra di ottimi calciatori. La sua vicinanza farà bene al calcio italiano, rispecchia i valori in cui mi sono riconosciuto”.

 

Su Silvio Berlusconi: “Non so se mi chiamerà, ma lo ringrazio perché mi è stato vicino. La sua presenza è motivazionale. La sua presenza è per far sentire la vicinanza ad allenatore e squadra. Quando viene qui è una giornata speciale, ha un consiglio per tutti. Dice delle cose molto importanti ai giocatori. Se te le dice il presidente che ha vinto di più, penso che abbia un grande riscontro nei miei ragazzi. Spero che sia ancora presente, può essere un valore aggiunto”.

 

Sull’arrivo di Fernando Torres e la chiacchierata con Mourinho: “Se arriverà è perché tutte le componenti hanno pensato che ci possa dare una grande mano. Torres non lo scopro io. Io mi sono informato sulla sua persona. L’uomo è fondamentale, la società è d’accordo con me. D’ora in poi si sceglieranno prima gli uomini, poi i calciatori. Son sicuro che il Milan tornerà ad essere quello che è stato, ha fatto tanti gol in carriera, e non ci si dimentica mai come si fa gol. Ho sentito Mourinho. Tutti conosciamo Torres giocatore, mi chiedevo solo come stesse e che attegiamento avesse. Mi sono stati confermate le mie sensazioni”.

 

Sugli obiettivi futuri del suo Milan: “Il mio compito è di far rendere i giocatori al 100% che il Milan mi dà. In base ai giocatori che arriveranno cercherò di capire se il 4-3-3 è il modulo congeniale o meno. A fine anno mi auguro di aver fatto rendere al massimo. Classifica? Mi pongo obiettivi ambiziosi e non presuentosi. Cioè di combattere con le squadre del nostro campionato. Ci sono squadre più attrezzate, quelle entrate in Champions. Speriamo che il Milan possa essere la sorpresa del campionato. Ci sono tre squadre più avanti a tutti, Juve, Napoli e Roma. Poi ci sono 7-8 squadre, speriamo di essere tra quelle”.

 

Sul mercato del Milan: “Posso solo ricordare che i primi due colpi del nostro mercato sono stati Alex e Menez sono stati scordati. Sono due giocatori di grande spessore che si vanno ad unire ad altri giocatori. La società sa quello che penso, la mia concentrazione è su domani. Lunedì sera chiuderà il mercato e poi parleremo solo dei giocatori che abbiamo”.

 

Su Keisuke Honda: “Deciderò se sarà titolare. Sta facendo bene, è un grande professionista. Non so se giocherà dall’inizio o meno, ho grande stima ed è stimato dai compagni”.

 

Su Giampaolo Pazzini: “E’ un leader di questo progetto, sa la mia considerazione nei suoi confronti. Sceglierò cosa fare domani, sarà difficile scegliere. Conte ha parlato anche di lui. E’ al centro del mio progetto, sia che parte dal primo minuto sia che va in panchina”

 

Redazione MilanLive.it

 

Impostazioni privacy