Milan-Cina, affare da 740 milioni con clausole: i dettagli

silvio berlusconi barbara berlusconi
Silvio & Barbara Berlusconi (foto dal web)

Nella giornata di oggi Fininvest ha ratificato il sì di Silvio Berlusconi alla trattativa in esclusiva con la cordata cinese per la cessione del Milan e ha emesso un comunicato ufficiale in merito per spiegare lo stato delle cose, anche se non sono stati forniti dettagli specifici su nome degli investitori, quote dell’affare e durata dei negoziati esclusivi.

Il Corriere dello Sport spiega che la svolta c’è stata dopo l’ultimatum della Galatioto Partners Sports, advisor dei cinesi nella trattativa, arrivato ieri da New York. L’atteggiamento di Berlusconi non era stato gradito e dunque si è deciso per un dentro o fuori da risolvere entro oggi. Il presidente rossonero ha deciso di dare il via libera, ma solo dopo aver ricevuto le garanzie richieste.

Fino a metà giugno Fininvest potrà trattare la cessione del Milan solo con la cordata cinese di cui sopra. Di questo consorzio di investitori farebbero parte almeno sei gruppi finanziari importanti, tra i quali l’Evergrande Real Estate Group. Da domani, inizierà la due diligence vera e propria, con le parti che daranno il via all’indagine finalizzata alla raccolta e alla verifica di tutte le informazioni necessarie a valutare questa operazione economica.

per quanto concerne le quote, il Corriere dello Sport conferma che si tratta del passaggio del 70% immediatamente e del 30% nel giro di un anno in mani cinesi. La cifra esatta dell’affare dovrebbe essere 740 milioni di euro, debiti inclusi. Nell’accordo è prevista una penale, nel caso in cui Fininvest e Berlusconi decidano di rompere l’esclusiva. Il presidente rossonero ha poi delle clausole:

  • Entro 15 giorni Sal Galatioto della GSP ha l’obbligo di presentare nomi e cognomi degli investitori presenti nella cordata interessata all’acquisto del Milan.
  • Anche dopo la presentazione ufficiale dei possibili nuovi proprietari del club, a Fininvest (quindi a Berlusconi) spetta l’ultima parola. In parole parole: «Ok, mi sta bene, andiamo avanti verso la cessione», oppure può rompere l’esclusiva e guardare altrove. Chiaramente lo stesso diritto spetta anche ai gruppi finanziari cinesi, che, presumibilmente, vorranno proseguire nella trattativa.

 

Redazione MilanLive.it

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