Incomprensioni tra Badelj e l’agente: chi dice la verità?

Milan Badelj
Milan Badelj (©Getty Images)

CALCIOMERCATO MILAN – I rapporti tra Milan Badelj e la Fiorentina sembrano ai minimi storici. Addirittura si era paventata la possibilità che nei prossimi mesi ci si possa appellare all’articolo 17, cioè quella procedura che permette ad un calciatore, con un contratto di durata superiore ai tre anni, di svincolarsi alla fine del terzo anno dal proprio club. Al momento la situazione non sembra così grave, ma non è da escludere che possano esserci peggioramenti da qui alla sessione di gennaio.

I viola fanno muro in merito alla valutazione del centrocampista croato, pur consapevoli che rischiano di non guadagnarci praticamente nulla tra qualche mese, visto che il contratto scadrà nel giugno 2018. Il Milan sta seguendo da vicino la situazione e deve affrettarsi se davvero vuole il calciatore. Il tutto sarà più chiaro fra qualche settimana, quando Marco Fassone incontrerà Vincenzo Montella e Massimiliano Mirabelli per pianificare la campagna acquisti del 2017.

Calciomercato Milan, contraddizioni tra Badelj e il suo agente

Quello che però non è molto chiaro di tutta questa situazione, sono le dichiarazioni di Badelj da una parte, e dell’agente dall’altra. Quest’ultimo, Dejan Joksimovic, pochi giorni fa aveva espressamente dichiarato: “Al momento Badelj è un giocatore superiore rispetto al livello della Fiorentina. Al 90% Badelj non prolungherà il suo contratto coi viola per varie ragioni”.

Il calciatore invece nella giornata di ieri, dal ritiro con la sua Croazia, ha espresso parole d’amore verso città e club d’appartenenza: “Ho ancora un anno e mezzo con la Fiorentina, perché non dovrei rimanere qui fino alla fine del mio contratto? La cosa che mi dà maggiormente fastidio sono queste voci secondo le quali io non starei bene a Firenze. Non sono vere. Amo stare qui, ho un bel rapporto con l’allenatore, gioco con regolarità”.

Come riferiscono i colleghi de La Gazzetta dello Sport, tale situazione è parecchio assurda e per nulla chiara. Forse – scrive la rosea – una telefonata tra giocatore e procuratore chiarirebbe le idee.

 

Giacomo Giuffrida – Redazione MilanLive.it

Impostazioni privacy