Milan, Fassone: “Donnarumma priorità, budget importante. Montella resta”

Yonghong Li tra Marco Fassone e David Han Li (foto acmilan.com)

MILAN NEWS – Dopo le firme sul closing della cessione del club, avvenute ieri, stamattina è il momento della conferenza stampa della nuova proprietà e della nuova dirigenza. Presenti presso Casa Milan il nuovo patron Yonghong Li, il suo braccio destro e futuro consigliere David Han Li, l’amministratore delegato Marco Fassone e Massimiliano Mirabelli.

Presso la sala stampa della sede di via Aldo Rossi dovrebbero essere spiegati alcuni dettagli dell’operazione che ha portato il ‘Diavolo’ a diventare della Rossoneri Sport Investment Lux dopo 31 anni di Fininvest e soprattutto di Silvio Berlusconi. Ma soprattutto c’è curiosità di sapere quali sono i progetti per rilanciare il club ad alti livelli nei prossimi anni. I tifosi vogliono conoscere le prospettive future, sperando di poter tornare a sognare nuovi successi. A parlare sono Yonghong Li e Fassone.

Milan, Fassone in conferenza stampa

Il presidente Berlusconi è riuscito ad infondere il suo bene per il Milan anche a voi nella cena di ieri?

Il presidente è un grande comunicatore. Ha saputo trasmettere a tutti noi quello che è il suo amore e il suo dolore per il distacco dalla sua creatura. Quello che è stato bello è che credo che lui abbia potuto percepire dalla nuova proprietà affetto e amore, vogliamo prendere a cuore questa sua creatura“.

Come sarà gestita la questione Gianluigi Donnarumma?

Da parte nostra c’è tutta la considerazione che Donnarumma merita, quindi c’è la volontà di risolvere questo punto e farne di lui una colonna del Milan del futuro. Ma sappiamo che di mezzo ci sono contratti e discussioni che di certo avremo, ma è una nostra priorità“.

Quale sarà il budget per il prossimo mercato?

Abbiamo tante idee con Massimiliano Mirabelli e ci siamo confrontati con Han Li. Abbiamo già incontrato agente e club. Parleremo con l’allenatore per capire quali sono le priorità. Avremo un budget importate e l’obiettivo è quello di riportare il Milan a competere. Ecco perché sicuramente avrò la giusta disponibilità economica“.

Vincenzo Montella sarà l’allenatore del Milan dell’anno prossimo?

Montella ha tutta la nostra stima e tutto il nostro apprezzamento. Totale appoggio per lui“.

Come lavorerà per il Voluntary agreement con l’UEFA? Ci saranno membri della famiglia Berlusconi nel nuovo Milan?

Si ad entrambe le domande. Non credo ci saranno particolari problemi per l’accordo volontario, che è di tre anni. Ringrazio l’UEFA per aver permesso di posporre i termini, che erano fissati al 31 marzo. Il piano sarà presentato la prossima settimana. Barbara Berlusconi sarà ancora a capo di Fondazione Milan“.

Ci sono stati momenti in cui si erano perse le speranze?

Abbiamo avuto alti e bassi, momenti di euforia e momenti complicati. Molti dei momenti difficili sono stati causati dalle restrizioni del governo cinese. Fininvest ci ha dato sempre del tempo perché ha capito la voglia che avevamo di chiuderla“.

Le figure scelte per la futura società e la questione bandiera.

Voglio portare a Milanello i migliori manager e le migliori competenze. Non arrivo al Milan con nessun pregiudizio su nessuna figura, ma con apertura. Per diventare forte sul campo serve una forte struttura manageriale. Ho individuato i migliori profili, indipendentemente dalla loro provenienza. Proverò a dare una struttura ancora migliore rispetto a quella che c’è già. Bandiera? Sarà importante che al nostro fianco ci sia un esponente importante di questo club. Ce ne sono già, devo parlare con Baresi e Filippo Galli, che sono il Milan e che tengo in considerazione. Ho tenuto in freezer questa opzione, ma ora ricomincerò a pensarci. L’obiettivo è iniziare la nuova stagione con il massimo dell’organizzazione“.

E’ pronto un calendario di incontro per i rinnovi di De Sciglio e Suso?

La cosa giusta è aspettare e non fissare incontro. Dopo l’Assemblea di oggi, da domani inizia la parte operativa. Il telefono di alcuni agenti inizierà a squillare. Alcune scadenze sono priorità per noi, calendario serrato“.

Com’è iniziare la nuova avventura con il derby?

La mia ultima partita da dirigente sportivo con l’Inter è stato proprio un derby. Il caso vuole che ricomincio proprio da un Inter-Milan, forse non potevo chiedere di meglio. Speriamo che il risultato sia divertente“.

Il Milan non ha uno stadio di proprietà. E’ una degli obiettivi della società?

Tutti teniamo a far si che si possa giocare ad uno stadio adatto. San Siro è straordinario, so che l’Inter sta facendo delle riflessioni. La decisione va presa dopo colloqui con sindaco, presidente della regione e altro club. Non siamo solo noi a poter decidere. Certamente lo stadio è una delle cose importanti che vogliamo fare in tempi possibilmente stretti. Una legge ha accelerato le burocrazia. A differenza di Torino, i club di Milano sono molto più simili. Non ho incontrato il sindaco, lui ha idee chiare e innovative”.

Sull’incremento del fatturato a medio termine, cosa ci si deve aspettare? Come si comporterà con il prestito ottenuto da Elliott?

Vi posso assicurare, senza violare aspetti confidenziali, che non ci sono difficoltà sulle questioni di debito. I loro progetti sono innovativi e interessanti per il club. Il fatturato del Milan ha avuto rimbalzi all’indietro, ma deve raddoppiare e forse anche di più. Per questo abbiamo due strade di breve periodo e di lungo periodo. La Champions League: con la nuova formula per la ripartizione dei diritti, esserci o non esserci è decisivo. Già questo comportano ricavi importanti di 50 milioni di euro all’anno. In più c’è la Cina, che per noi è un’incognita: i club europei importanti non li hanno sviluppati bene. Ma il Milan in Cina è un qualcosa di straordinario, ancora oggi compete con i top a livello di fama. Lavorando bene con manager cinesi sono sicuro che ci sarà una crescita. Per quello di medio periodo è lo stadio. L’esperienza ci dice che tutti i club di primo livello che hanno cambiato il club (Juventus, Bayern Monaco, Arsenal) hanno raddoppiato il fatturato da stadio da subito. Queste tre cose insieme potrebbero aiutarci a competere con le big“.

Cosa pensa della squadra?

La mia è un’idea dall’esterno. E’ una squadra che ha talento e prospettiva, penso sia la prima volta che siamo la più giovane di tutta la Serie A. E’ un atto di coraggio, forse anche spregiudicato, per chi arriva è un grande passo. Ci sono alcuni ragazzi che sono la nostra garanzia per il futuro. Ma ho la sensazione che ci sia bisogno di esperienza, di calciatori che possano aiutarli a crescere, creando quel mix fra esperienza, talento, abitudine e freschezza mentale che possa rapidamente farci tornare grandi. C’è una grossa base su cui lavorare“.

Esultanze composte o alla Galliani?

Quelle di Galliani sono irripetibili. Le mie sono un po’ diverse, domani vedremo cosa succederà. A me sembra di essere al Milan da tanto tempo. Quando inizi un lavoro come questo, come lo intendo io, non puoi non diventare tifoso di quella squadra. Respiri i tuoi colori, la tua squadra. Non puoi considerarti tifoso, ma in quel momento hai il sentimento e la passione per la squadra che stai dirigendo e guidando“.

Quanto sono servite le esperienze avute finora?

Ho iniziato nel 2000 come dirigente, questo è il quinto club. L’esperienza è cresciuta, il calcio è cambiato. Il management deve lavorare su cose diverse rispetto agli anni precedenti, ma questo mi ha allargato gli orizzonti. Non sono completo, ma le esperienze mi hanno arricchito certamente“.

Si punterà sui giovani italiani? E cosa vi siete detti con Galliani ieri sera?

Non si può prescindere dagli italiani, al di là dei regolamenti. Ne abbiamo già tanti in rosa, meglio se cresciuti da noi. E’ una componente fondamentale, non vogliamo solo prendere gli stranieri. Galliani mi ha raccontato che all’interno del nostro settore giovanile ci sono un paio di leve molto interessanti. Immagino che possiamo attingere tranquillamente anche dal nostro vivaio“.

La composizione del CdA che oggi si riunirà in assemblea e sulle sponsorizzazioni.

Ci sono tre direttori italiani di altissimo profilo: Cappelli, Scaroni e Paduano. E’ un orgoglio avere un consiglio di amministrazione con questa esperienza e qualità, hanno accettato l’incarico con grande entusiasmo e sono molto contento di loro. Le sponsorizzazioni sono importanti. Ci saranno probabilmente, ma il mercato cinese va fatto con occhio diverso, bisogna far crescere il calcio già dai bambini, c’è un rapporto di dare e avere, a differenza di quanto pensiamo noi. Noi portiamo qualcosa a loro, come la competenza calcistica, e loro danno a noi. Li, i ragazzi che giocano a calcio nelle scuole, non hanno campionati, non fanno partite. Se li aiutiamo a costruire qualcosa, nascerà qualcosa di importante“.

Qual è la posizione del Milan nelle dinamiche della Lega Serie A?

La Lega Serie A spesso è andata in difficoltà in termini di cambiamento perché non si riuscivano a prendere decisioni, spesso per ragioni economiche. Della posizione del Milan mi sono confrontato spesso con Galliani. La governance della Lega non può non cambiare, quella di oggi è adatta al calcio precalciopoli. C’è una convergenza su un’idea amministrata da un ad che possa trasformare la Lega in un’azienda. Io andrei in quella direzione. Poi c’è l’aspetto economico. Su quello mi pare evidente che le grandi squadre, fra cui il Milan, facciano di tutto per non depauperare gli incassi. Ma c’è bisogno di lavorare ancora tanto“.

In quale reparto ha intenzione di operare di più sul mercato? C’è davvero la volontà di arrivare a un grande attaccante?

Non c’è un settore della squadra che riteniamo più fragile. Mirabelli vuole rafforzare la squadra in tutti i reparti e per rispondere a questa domanda bisogna parlare con Montella. Alcuni nomi fatti (Aubameyang e Benzema ndr) piacciono alla società, ci piacerebbe avere profili di spessore e di livello. Tra il dire e il fare ci sono di mezzo altre cose. Se le mettiamo insieme, potremmo andare in questa direzione. Deulofeu? Abbiamo tanti calciatori in prestito, Gerard ha un potenziale e un talento enorme, ne parleremo con il mister per capire come muoverci e vedremo“.

Sulla candidatura di Galliani a presidente di Lega Serie A.

Ho grande stima di Adriano, ma prima bisogna capire tante cose. Qualunque siano le nuove strutture, qualora lui volesse andare in questa direzione, avrà tutto il nostro appoggio“.

Come è stato percepito lo scetticismo sulle informazioni sul signor Li?

Posso parlare per come l’ho vista io. Avevamo tanta voglia di chiudere questa operazione, parlare prima non ci sembrava appropriato. Noi vogliamo reagire con i fatti, non con le parole“.

C’è un progetto per la quotazione in borsa del Milan e su dove vorreste quotarli?

Non escludo questa operazione. Su dove ne parleremo con la proprietà più in la. Uno scenario possibile è comunque la quotazione in borsa, senza dubbio“.

Lei vede Mancini come allenatore del Milan?

Non ha bisogno di presentazioni, per me è uno dei migliori. Ma non vedo il dubbio su Montella. E’ l’allenatore del Milan, ci fidiamo di lui. Auguro a Mancini di trovare una sistemazione, ma nel futuro del Milan c’è Vincenzo“.

Il Milan, valutando la vale rosa, sarà già competitiva per lottare per lo scudetto?

Il nostro obiettivo è la Champions League, ma noi vogliamo fare una squadra forte. Al momento ci sono squadre più forti, so che le cose non si fanno schioccando le dita. Però vogliamo fare una bella squadra. Ora c’è una base importante, faremo il possibile per mettere in mano al mister una squadra forte a luglio“.

Quanto potrebbe essere importante giocare l’Europa League dell’anno prossimo? E quale sarà la struttura sportiva del club?

L’Europa League sarebbe importante, bisogna riabituarsi a giocare in settimana. So bene che giocare solo la domenica ti permette più riposo, ma serve un anno di passaggio delle Coppe per permetterci di riabituasi a quella situazione. Ci farebbe piacere. Per la struttura sportiva: Massimiliano mirabelli ne prenderà la responsabilità, che avrà modo di vedere tutti e di chiacchierare per prendere decisioni. Abbiamo tempo per capire, conoscere e mettere in pista quello che sappiamo fare“.

Gli immobili sono passati con la proprietà? E su Milanello?

Si, tutti gli immobili sono passati alla nuova proprietà. Stasera andremo al centro per vedere il centro e salutare la squadraDove c’è una competitività sana è sempre meglio. Per questa città, il fatto che ci sia stato un cambiamento probabilmente traumatico per le due società, con due proprietà nuove, entusiaste e sane, spero che siamo un bene per tutti noi”.

 

Redazione MilanLive.it

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