Milan, Berlusconi promette nuovi trofei. Le parole non bastano, i tifosi vogliono fatti

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi ha fatto visita a Casa Milan per la prima volta nella giornata di venerdì 6 giugno e tra le tante dichiarazioni che ha rilasciato spiccano queste “Il Milan deve fare il Milan e tornare protagonista in Italia, in Europa e nel mondo. Vogliamo aprire un nuovo ciclo vincente Per quanto riguarda la sala delle coppe ho detto a Barbara che mi sembrava troppo piccola e di provvedere ad aggregare un’altra sala per le coppe future”.

Un patron rossonero ha dunque implicitamente promesso ai tifosi che il Milan tornerà a trionfare affermando con convinzione che c’è un progetto atto a rilanciare il club ad alti livelli. Non è la prima volta negli ultimi anni che Berlusconi parla in codesta maniera e non sarebbe la prima volta che poi i fatti finiscano per smentire i buoni propositi rivelati di fronte alla stampa. Infatti di progetti sventolati e non realizzati se ne sono visti fin troppi mentre a Milanello sbarcavano parametri zero, scarti o gente inadeguata. E quei pochi giocatori buoni che c’erano non si era in grado di valorizzarli a dovere perché mancava la squadra nel vero senso del termine.

Berlusconi ha annunciato in pompa magna che il Milan tornerà grande ed i tifosi lo aspettano al varco. Le prime mosse di questo mercato sono state gli arrivi a parametro zero di Agazzi ed Alex, il prossimo sarà probabilmente Menez. Acquisti che di progettuale hanno poco. Se questi giocatori non fossero stati in scadenza di contratto, non sarebbero mai arrivati al Milan. Ci mettiamo la mano sul fuoco. Ci si aspetta qualcosa di meglio prima di poter cominciare a credere che questo famoso ‘progetto’ di rilancio del club esiste davvero e che non si tratta dell’ennesimo fumo gettato in faccia alla tifoseria. Una tifoseria stanca delle tante parole e vogliosa di vedere fatti concreti positivi. Non basta costruire una nuova sede, seppur bella. Bisogna anche costruire una squadra competitiva.

Non si sa ancora quale Milan si ritroverà ad allenare Pippo Inzaghi, ma la speranza è che gli venga affidato un buon gruppo sul quale lavorare e non un ammasso di giocatori di scarsa qualità messi insieme senza alcuna logica. Altrimenti dopo pochi mesi anche lui verrà messo in discussione se non dovessero arrivare i risultati auspicati da una dirigenza che ha già stabilito l’obiettivo per la prossima stagione: tornare in Champions League. Parola di Barbara Berlusconi nel corso della presentazione ufficiale di Casa Milan poche settimane fa. Senza un mercato da Milan, però, non ci si possono attendere miracoli né dall’allenatore e neppure dai giocatori. Lo abbiamo detto più volte. Dunque non ci resta che attendere, chi fiducioso e chi scettico, le prossime mosse della società.

Matteo Bellan

 

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