Milan, un altro ‘anno zero’. Senza coppe e idee future, la squadra è allo sbando

Filippo Inzaghi (Getty Images)
Filippo Inzaghi (Getty Images)

Pessimistico il tono con cui Tuttosport apre la sua edizione di oggi analizzando il momento del Milan, che vive una ‘impasse’ piuttosto grave. Mancano solo 12 partite alla fine del campionato, ed i rossoneri sembrano avere già pochissime speranze di rientrare nella zona Europa League, vivendo un paio di mesi di anonimato, senza obiettivi ne’ esaltazioni. E’ l’effetto dell’ennesimo ‘anno zero’ in casa rossonera; quella che doveva essere una stagione non per forza vincente o da piani altissimi si è trasformata nell’ennesima delusione.

 

Senza fare il giochino del capro espiatorio o dei colpevoli, il Milan si ritrova senza idee per il futuro, con una squadra allo sbando e ben 21 calciatori con la valigia in mano, l’impossibilità di fare un mercato dispendioso e rivoluzionare la rosa. L’esempio della Juventus potrebbe far sperare, che nel 2011 dopo due settimi posti e fallimenti su mercato e scelta degli allenatori, riuscì a stravolgersi e conquistare lo scudetto, innescando un ciclo vincente inaspettato. Ma a Torino si puntò su nuovi dirigenti, freschi e capaci, e su un allenatore d’esperienza e con idee precise. Il Milan oggi non sa neanche chi siederà sulla sua panchina a giugno, visto che, bocciato Filippo Inzaghi, regna la confusione.

 

L’unica speranza per vedere il futuro in chiave ottimistica è l’arrivo di un socio, un investitore estero che arricchisca il patrimonio del Milan e azzeri i debiti insoluti. Servono liquidi alla famiglia Berlusconi per rilanciare il club, lontano da quell’Europa che conta che fino a qualche anno fa era terreno fertile per i colori rossoneri. Solo con soldi freschi si potrà rifondare la rosa e scegliere un tecnico forte e ideale per ripartire. In caso contrario si vedono solo punti interrogativi all’orizzonte.

 

Redazione MilanLive.it

 

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